Il magnifico viaggio - volume 1

65 70 75 Federigo decide di cucinare il falcone per onorare Giovanna 80 85 90 La quale vedendol venire, con una donnesca piacevolezza52 levataglisi incontro, avendola già Federigo reverentemente salutata, disse: «Bene stea Federigo! 53 e seguitò: «Io son venuta a ristorarti54 de danni li quali tu hai già avuti per me amandomi più che stato non ti sarebbe bisogno:55 e il ristoro è cotale,56 che io intendo con questa mia compagna insieme desinar teco dimesticamente57 stamane . Alla qual Federigo umilmente rispose: «Madonna, niun danno mi ricorda mai avere ricevuto per voi58 ma tanto di bene che, se io mai alcuna cosa valsi, per lo vostro valore e per l amore che portato v ho adivenne.59 E per certo questa vostra liberale60 venuta m è troppo più cara che non sarebbe se da capo mi fosse dato da spendere quanto per adietro ho già speso, come che a povero oste siate venuto ;61 e così detto, vergognosamente dentro alla sua casa la ricevette e di62 quella nel suo giardino la condusse, e quivi non avendo a cui farle tener compagnia a altrui,63 disse: «Madonna, poi che altri non c è, questa buona donna moglie di questo lavoratore64 vi terrà compagnia tanto che io vada a far metter la tavola . Egli, con tutto che la sua povertà fosse strema,65 non s era ancor tanto avveduto, quanto bisogno gli facea, che egli avesse fuor d ordine spese le sue richezze;66 ma questa mattina niuna cosa trovandosi di che potere onorar la donna, per amor della quale egli già infiniti uomini onorati avea, il fé ravedere.67 E oltre modo angoscioso,68 seco stesso maledicendo la sua fortuna, come uomo che fuor di sé fosse or qua e or là trascorrendo,69 né denari né pegno70 trovandosi, essendo l ora tarda e il disidero grande di pure onorar d alcuna cosa la gentil donna e non volendo, non che altrui, ma il lavorator suo stesso richiedere,71 gli corse agli occhi il suo buon falcone, il quale nella sua saletta vide sopra la stanga;72 per che, non avendo a che altro ricorrere, presolo e trovatolo grasso, pensò lui esser degna vivanda di cotal donna. E però,73 senza più pensare, tiratogli il collo, a una sua fanticella74 il fé prestamente, pelato e acconcio,75 mettere in uno schedone76 e 52 donnesca piacevolezza: grazia insie- me femminile e signorile. 53 Bene stea Federigo!: stia bene Federigo! (formula augurale di saluto). 54 ristorarti: ricompensarti. 55 più che stato non ti sarebbe bisogno: più di quanto avresti dovuto. 56 il ristoro è cotale: la ricompensa è questa (prolettico, cioè anticipa quanto dice subito dopo). 57 dimesticamente: familiarmente. 58 niun danno per voi: non mi ricordo di avere mai ricevuto da voi alcun danno. 59 ma tanto adivenne: ma tanto bene che, se mai in passato ho avuto qualche virtù (alcuna cosa valsi), ciò avvenne (adivenne) soltanto per il vostro valore e per l amore che vi ho portato. 60 liberale: gentile, generosa. 61 m è troppo più cara siate venuto: mi è molto (troppo) più cara di quanto mi sarebbe caro il fatto di potere spendere di nuovo (da capo) quanto in passato (per adietro) ho già speso, sebbene (come che) siate venuta da un ospite (oste) povero. Federigo afferma cioè che questa visita inaspettata di monna Giovanna gli è più gradita di quanto gli sarebbe recuperare tutto il denaro che ha speso per lei. 62 di: da. 63 a cui a altrui: nessun altro a cui farle tenere compagnia. Si intende qualcuno in grado di farlo per rango; i servitori non erano considerati all altezza del compito. 64 lavoratore: contadino. 65 strema: estrema. 66 non s era richezze: non si era ancora reso conto, tanto quanto sarebbe stato necessario, di avere speso le sue ricchezze in modo disordinato (fuor d ordine), cioè con eccessiva prodigalità. 67 questa mattina il fé ravedere: l evento di quella mattina (cioè l arrivo inaspettato della donna) lo fece ravvedere, gli fece comprendere i propri errori, poiché egli non possedeva nulla con cui poter fare onore alla donna per amore della quale in passato (già) aveva onorato moltissime persone (offrendo lussuosi banchetti). 68 angoscioso: angosciato. 69 come uomo trascorrendo: girando qua e là come se fosse fuori di sé, come se fosse pazzo. 70 pegno: oggetto da dare in pegno. 71 e non volendo richiedere: e non vo- lendo chiederla ad altri ma neppure al suo stesso contadino. 72 stanga: sbarra di ferro su cui è appollaiato il falcone. 73 però: perciò. 74 fanticella: servetta. 75 pelato e acconcio: spiumato e preparato. 76 schedone: spiedo. Le parole valgono liberale Nell etica aristocratica e cavalleresca la liberalità è una qualità fondamentale: il contegno generoso e la disposizione a spendere e donare sono tipici di chi non è costretto alla fatica del lavoro e gode di una condizione libera. Liberale è quindi sinonimo di magnanimo . Da questo significato a quello di liberale come fautore della libertà il passo è breve: alla fine del Settecento, con il termine liberalismo si indica un movimento di pensiero che riconosce all individuo un valore autonomo e tende a limitare l azione dello Stato in base alla distinzione tra pubblico e privato. Non vanno confuse con liberalismo tre parole simili, liberismo, libertarismo e libertinismo: che cosa significano? L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 623

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento