Il magnifico viaggio - volume 1

95 Giovanna chiede a Federigo il falcone 100 105 110 Federigo si dispera 115 per il fatto di non poterla accontentare 120 arrostir diligentemente; e messa la tavola con tovaglie bianchissime, delle quali alcuna ancora avea, con lieto viso ritornò alla donna nel suo giardino e il desinare, che per lui far si potea,77 disse essere apparecchiato. Laonde78 la donna con la sua compagna levatasi andarono a tavola e, senza saper che si mangiassero, insieme con Federigo, il quale con somma fede79 le serviva, mangiarono il buon falcone. E levate da tavola e alquanto con piacevoli ragionamenti con lui dimorate,80 parendo alla donna tempo di dire quello per che andata era, così benignamente verso Federigo cominciò a parlare: «Federigo, ricordandoti tu della tua preterita81 vita e della mia onestà, la quale per avventura82 tu hai reputata durezza e crudeltà, io non dubito punto che tu non ti debbi maravigliare della mia presunzione83 sentendo quello per che principalmente qui venuta sono; ma se figliuoli avessi o avessi avuti, per li quali84 potessi conoscere di quanta forza sia l amor che lor si porta, mi parrebbe esser certa che in parte m avresti per iscusata.85 Ma come che tu no n abbia,86 io che n ho uno, non posso però87 le leggi comuni dell altre madri fuggire; le cui forze seguir convenendomi,88 mi conviene, oltre al piacer mio89 e oltre a ogni convenevolezza90 e dovere, chiederti un dono il quale io so che sommamente t è caro: e è ragione, per ciò che91 niuno92 altro diletto, niuno altro diporto,93 niuna consolazione lasciata t ha la tua strema fortuna;94 e questo dono è il falcon tuo, del quale il fanciul mio è sì forte invaghito, che, se io non gliele porto, io temo che egli non aggravi tanto nella infermità la quale ha, che poi ne segua cosa per la quale io il95 perda. E per ciò ti priego, non per l amore che tu mi porti, al quale tu di niente se tenuto,96 ma per la tua nobiltà, la quale in usar cortesia s è maggiore che in alcuno altro mostrata, che ti debba piacere di donarlomi, acciò che io per questo dono possa dire d avere ritenuto97 in vita il mio figliuolo e per quello averloti sempre obligato .98 Federigo, udendo ciò che la donna adomandava e sentendo che servir non ne la potea per ciò che mangiar gliele avea dato, cominciò in presenza di lei a piagnere anzi che alcuna parola risponder potesse. Il qual pianto la donna prima credette che da dolore di dover da sé dipartire99 il buon falcon divenisse più che da altro,100 e quasi fu per101 dire che nol volesse;102 ma pur sostenutasi,103 aspettò dopo il pianto la risposta di Federigo, il qual così disse: «Madonna, poscia104 che a Dio piacque che io in voi ponessi il mio amore, in assai cose m ho reputata la fortuna contraria e sonmi di lei doluto;105 ma tutte sono state leggieri a rispetto di quello 77 che per lui far si potea: che era stato in grado di preparare. 78 Laonde: perciò. 79 fede: devozione. 80 dimorate: intrattenutesi. 81 preterita: passata. 82 per avventura: forse. 83 presunzione: sfacciataggine. 84 per li quali: per mezzo dei quali, grazie ai quali. 85 che in parte m avresti per iscusata: che mi avresti, almeno in parte, scusata. 86 come n abbia: siccome non hai figli. 87 però: perciò. 88 seguir convenendomi: dovendo io seguire. 89 oltre al piacer mio: al di là della mia volontà. 90 convenevolezza: convenienza, senso di opportunità. 624 / IL TRECENTO 91 per ciò che: poiché. 92 niuno: nessuno. 93 diporto: svago. 94 strema fortuna: cattiva sorte. 95 il: lo. 96 al quale tu di niente se tenuto: in vir- tù del quale tu non sei obbligato a nulla. 97 ritenuto: tenuto. 98 per quello obligato: in virtù di ciò (il fatto che monna Giovanna ha salvato il figlio dalla morte grazie alla generosità di Federigo) averlo sempre legato a te con il vincolo della gratitudine (averloti = avertelo). 99 dipartire: allontanare. 100 divenisse più che da altro: derivasse più che da altre ragioni. 101 per: sul punto di. 102 nol volesse: non lo voleva più. 103 sostenutasi: trattenutasi (dal ritirare la richiesta). 104 poscia: dopo. 105 sonmi di lei doluto: mi sono lamen- tato di essa. Le parole valgono invaghito L aggettivo vago, che oggi utilizziamo con il significato di incerto, confuso , ha però anche, specie presso i poeti, la dolce accezione di leggiadro, bello, grazioso . Nel verbo invaghirsi sembra che ci sia l uno e l altro aspetto: innamorarsi può essere al tempo stesso un sentimento delicato e volubile, appassionato e instabile. Chi è invaghito insomma desidera qualcosa o qualcuno con un desiderio acceso ma anche leggero. Vago può essere anche un suffisso, come accade nell aggettivo ondivago: scrivi il suo significato e forma una frase di senso compiuto.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento