Il magnifico viaggio - volume 1

100 105 110 115 120 125 La donna persuade Andreuccio a cenare e a passare la notte in casa sua 130 mo), lasciate le terre e li palazzi, in questa terra ne rifuggimmo, dove il re Carlo verso di noi trovammo sì grato che, ristoratici in parte li danni65 li quali per lui ricevuti avavamo, e possessioni66 e case ci ha date, e dà continuamente al mio marito, e tuo cognato che è, buona provisione,67 sì come tu potrai ancor vedere. E in questa maniera son qui, dove io, la buona mercé di Dio e non tua,68 fratel mio dolce, ti veggio . E così detto, da capo il rabbracciò e ancora teneramente lagrimando gli basciò la fronte. Andreuccio, udendo questa favola così ordinatamente, così compostamente69 detta da costei, alla quale in niuno atto moriva la parola tra denti né balbettava la lingua, e ricordandosi esser vero che il padre era stato in Palermo e per se medesimo de giovani conoscendo i costumi, che volentieri amano nella giovanezza, e veggendo le tenere lagrime, gli abbracciari e gli onesti basci, ebbe ciò che ella diceva più che per vero: e poscia70 che ella tacque, le rispose: «Madonna, egli non vi dee parer gran cosa71 se io mi maraviglio: per ciò che nel vero,72 o che mio padre, per che che egli sel facesse,73 di vostra madre e di voi non ragionasse giammai, o che, se egli ne ragionò, a mia notizia venuto non sia, io per me niuna conscienza aveva di voi se non come se non foste;74 e èmmi75 tanto più caro l avervi qui mia sorella trovata, quanto io ci76 sono più solo e meno questo sperava. E nel vero io non conosco uomo di sì alto affare77 al quale voi non doveste esser cara, non che a me78 che un picciolo mercatante sono. Ma d una cosa vi priego mi facciate chiaro: come sapeste voi che io qui fossi? . Al quale ella rispose: «Questa mattina mel fé sapere una povera femina la qual molto meco si ritiene,79 per ciò che con nostro padre, per quello che ella mi dica, lungamente e in Palermo e in Perugia stette; e se non fosse che più onesta cosa mi parea che tu a me venissi in casa tua che io a te nell altrui, egli ha gran pezza che io a te venuta sarei .80 Appresso queste parole ella cominciò distintamente a domandare di tutti i suoi parenti nominatamente,81 alla quale di tutti Andreuccio rispose, per questo ancora più credendo quello che meno di creder gli bisognava.82 Essendo stati i ragionamenti lunghi e il caldo grande, ella fece venire greco e confetti83 e fé dar bere a Andreuccio; il quale dopo questo partir volendosi, per ciò che ora di cena era, in niuna guisa il sostenne,84 ma sembiante fatto di forte turbarsi85 abbracciandol disse: «Ahi lassa me, ché assai chiaro conosco come io ti sia poco cara! Che è a pensare che tu sii con una tua sorella mai più da te non veduta, e in casa sua, dove, qui venendo, smontato esser dovresti, e vogli di quella uscire per andare a cenare all albergo? Di vero tu cenerai con esso meco: e perché 65 ristoratici li danni: ripagateci in par- te le perdite. 66 possessioni: possedimenti terrieri. 67 provisione: provvigione di denaro. 68 la buona mercé di Dio e non tua: grazie a Dio e non a te (poiché Andreuccio non ha mai cercato questa presunta sorella). 69 così compostamente: in modo così preciso, e dunque convincente. 70 poscia: dopo. 71 gran cosa: una cosa strana. 72 per ciò che nel vero: poiché in verità. 73 per che che egli sel facesse: quali che fossero le ragioni del suo comportamento. 74 io per me non foste: per parte mia io non avevo alcuna conoscenza di voi, come se non esisteste. 75 èmmi: mi è. 76 ci: qui, a Napoli oppure, in generale, al mondo. La seconda interpretazione parrebbe più convincente, poiché prima si era detto che Andreuccio è giunto a Napoli con altri mercatanti e più avanti si parlerà di compagni che lo aspettano per la cena. 77 affare: rango, potere. 78 non che a me: a maggior ragione dovete essere cara a me. 79 la qual molto meco si ritiene: che tra- scorre molto tempo con me. 80 egli sarei: già da molto tempo sarei venuta io da te. 81 nominatamente: facendone i nomi uno a uno. 82 meno di creder gli bisognava: avrebbe fatto molto meglio a non credere. 83 greco e confetti: vino bianco napoletano e dolci. 84 in niuna guisa il sostenne: la donna non lo permise in alcun modo. 85 sembiante fatto di forte turbarsi: fingendo di essere molto dispiaciuta. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 593

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento