Il magnifico viaggio - volume 1

«Che tu sia benedetto! , esclamò il frate. Gli domandò allora se avesse sulla coscienza dei peccati di gola. «Purtroppo! , disse Ciappelletto. «Perché tre volte per settimana, dopo aver digiunato a pane e acqua, bevo l acqua con lo stesso gusto che prova un ubriacone nel bere il vino. E anche il pane! Lo mangio troppo volentieri! . «Figliolo mio disse il frate. «Questi non sono peccati. Dopo il digiuno è giusto che si mangi e anche che ci si tolga la sete . «Eh, no, padre mio! Le cose che si fanno in servizio di Dio non debbono dar piacere di nessuna sorte . « bene disse allora il frate «che tu la pensi in questo modo. Sono proprio contento di trovare un cuore tanto puro. Non mi capitava da un gran pezzo. Ma dimmi, hai mai peccato d avarizia? . «Padre rispose Ciappelletto sottovoce «non vorrei che voi, vedendomi in casa di questi usurai, pensaste che io sia della loro specie. Sono venuto qui solo per ammonirli e per distoglierli da quel loro brutto mestiere di prestar denaro tirando il collo alla povera gente. E ci sarei riuscito, se Iddio non mi avesse visitato con questo brutto male.11 In quanto a me, è vero, sono stato mercante e ho guadagnato, ma, tolto il necessario per vivere, il resto l ho sempre dato ai poveri . Non avendo nulla da rimproverargli, il frate passò a domandargli se fosse mai andato in collera.12 «E chi potrebbe non adirarsi sbottò Ciappelletto «vedendo la gente che non osserva i comandamenti di Dio, i giovani che pensano solo a divertirsi, che non vanno in chiesa e seguono le pazzie del mondo invece della legge del Signore? . «Questa disse il frate «non è collera. santa indignazione. Ma non è che ti sia capitato mai di commettere per esempio qualche omicidio o di far violenza a qualcuno, magari solo per difenderti . «Ma vi pare, padre, che Dio m avrebbe sostenuto e protetto per tanti anni se mi fosse passato per il capo anche solo il pensiero di far cose simili? . «Dimmi allora: hai fatto testimonianze false, hai mai detto male di qualcuno, hai mai sottratto cose altrui? . «Sì! , esclamò Ciappelletto. «Almeno una di queste cose l ho fatta. Avevo un vicino, che quando era ubriaco batteva la moglie. Ebbene, ho avvertito i parenti di quella poveretta . «Dovevi farlo! L avrei fatto anch io disse il frate. «Mi hai detto che sei stato mercante gli disse poi. «Hai mai ingannato qualche cliente? . «Gnaffe! ,13 esclamò Ciappelletto. «Avete colto giusto, stavolta! Un cliente, pagandomi del panno14 che gli avevo venduto, mi aveva dato per sbaglio alcuni soldi in più del dovuto senza che me ne avvedessi. Quando me ne accorsi, cercai quel cliente per restituirgli il suo, ma non lo trovai. Era partito per chissà dove. Diedi allora quei pochi soldi ai poveri . «Hai fatto benissimo disse il frate. «Non potevi comportarti meglio. Sei un buon figliolo e non mi resta che darti la più ampia delle assoluzioni . «Piano, piano lo fermò Ciappelletto. «Ho dell altro da dirvi: una volta ho fatto lavorare un servo a scopar la casa di domenica . « tutto qui? . «Come! Vi pare poco? Non rispettare la domenica, il giorno in cui nostro Signore resuscitò e sali al Cielo? E poi, sentite quest altra: un giorno che ero in chiesa, stavo così assorto nella preghiera che, venendomi uno sputo, lo lasciai cadere sul pavimento . Il frate cominciò a ridere. «Noi disse «che siamo religiosi, se ci viene da sputare, sputiamo. Che diamine! . «Sputate? , disse Ciappelletto sgranando gli occhi. «Sputate in chiesa? Nella casa di Dio? . Ciappelletto non se ne voleva persuadere, ma poi tacque e come preso da una nuova angoscia, cominciò a piangere. plificata che si usa specialmente nelle invocazioni. 11 se Iddio male: se Dio non mi avesse fatto ammalare. 12 se collera: se aveva commesso qual- che peccato d ira. 13 Gnaffe: certo che sì! Deriva dall'alterazione di mia fé ( in fede mia ) ed è una interiezione popolare usata per sottolineare piuttosto vivacemente un affermazione. 14 panno: tessuto da confezione. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 583

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento