Il magnifico viaggio - volume 1

[ ] Musciatto Franzesi, dopo aver fatto fortuna in Francia, abbandonati gli affari, si dedicò alla politica e divenne uomo di corte. Creato gentiluomo dal re Filippo il Bello, nel 1301 venne inviato in Italia presso il papa Bonifacio2 insieme al fratello del re, Carlo detto il Senzaterra.3 Prima di mettersi in viaggio per Roma, Musciatto Franzesi provvide ad incaricare persone adatte alla liquidazione dei suoi affari in Francia, ma non trovò nessuno al quale affidare la riscossione di molti crediti che aveva in Borgogna,4 terra di gente litigiosa e sleale. Gli venne allora in mente un certo ser Cepparello Diotallevi,5 toscano di Prato, che viveva in Francia e spesso gli capitava in casa. Cepparello, che i francesi chiamavano Ciappelletto, era notaio ma viveva ai margini della legge, servendo imbroglioni e truffatori. Pronto a rogare6 atti falsi, spergiuro e violento, bestemmiatore e frequentatore di taverne, era sempre disposto a dar mano in ogni malefatta. Aveva avuto parte perfino in omicidi e ferimenti. Schernitore di Dio e dei santi, ladro e farabutto, sconcio bevitore e giocatore di vantaggio,7 si può dire, senza dilungarci di più, che fosse il peggiore uomo che mai nascesse. Proprio quel che occorreva a Messer Musciatto, che gli diede regolare procura8 e lo mandò in Borgogna, appoggiandolo presso due fratelli fiorentini che in quelle terre vivevano prestando denaro ad usura. Ospitato dai due fratelli, Ciappelletto aveva cominciato il suo lavoro, quando cadde gravemente ammalato. Vennero subito chiamati dei medici che fecero di tutto per curarlo, ma senza risultato, perché il suo male era grave e certamente mortale. L età, gli strapazzi e più che altro gli stravizi, l avevano così mal ridotto, che nessun medico avrebbe potuto ridargli la salute. «Cosa dobbiamo fare? , si chiedevano i due fratelli stando in una stanza vicina a quella del malato. «Se lo mandiamo a morire all ospedale, la gente dirà che siamo delle carogne senza cuore. Se lo teniamo in casa e costui, da quel miscredente che è sempre stato, morirà senza confessarsi e comunicarsi,9 nessuna chiesa accetterà il suo corpo. Se poi si confessasse, sarebbe ancor peggio, perché sentendo le ignominie delle quali si è coperto, il confessore, inorridito, penserà di aver davanti il diavolo in persona. La voce si spargerà e noi che già siamo malvisti a cagione del nostro mestiere, saremo cacciati dal paese e magari messi a morte a furore di popolo . Ciappelletto, al quale la malattia, come spesso avviene, aveva reso finissimo l udito, chiamò a sé i due fratelli. «Ho sentito tutto , disse. «Quel che temete potrebbe in verità avvenire, ma io troverò modo che non avvenga. Vivendo ho fatto tante ingiurie a Domineddio,10 che anche se ne farò un altra in punto di morte non cambierà nulla. Per cui vi prego di farmi venire qualche santo frate, il migliore che si trovi da queste parti, perché voglio confessarmi in modo da sistemare al meglio i fatti vostri e i miei . Pur non aspettandosi nulla di buono da Ciappelletto, i due chiamarono da un convento vicino un santo frate, che postosi al capezzale del morente, dopo averlo confortato alquanto gli chiese da quanto tempo non si confessasse. Ciappelletto, che non si era mai confessato in vita sua, rispose: «Di solito mi confesso due o tre volte la settimana, ma ora, con la malattia, saranno otto giorni che non ho questo beneficio . «Bravo disse il frate «è una buona norma la tua. Anche perché così avrai ben poco da dirmi . «Ma che dite mai! , esclamò Ciappelletto. «Ogni volta io mi confesso di tutti i peccati che ho commesso da quando sono nato . Il frate lodò una così bella abitudine e cominciò a chiedergli se avesse mai peccato contro la purezza. «Se non fosse vanagloria fu la risposta «vi direi che io sono innocente come un bambino appena nato . 1 Musciatto Franzesi: personaggio real- mente esistito, come molti personaggi di Boccaccio, Musciatto era un contadino di Firenze che, diventato mercante, si era arricchito in Francia, commerciando e prestando denaro a usura e poi si era messo al servizio del re Filippo il Bello (1268-1314). 2 papa Bonifacio: Bonifacio VIII, della famiglia Caetani, fu papa dal 1294 al 1303. 582 / IL TRECENTO 3 Carlo detto il Senzaterra: Carlo di Va- lois. 4 Borgogna: regione della Francia centrale. 5 ser Cepparello Diotallevi: forse Cepparello Diolaiuti, che in Francia fu esattore delle imposte per conto di Filippo il Bello. Il nome Cepparello è diminutivo di Ciapo, forma popolare di Jacopo. di Piero Chiara RISCRITTURA in ITALIANO MODERNO 1 6 rogare: stendere. 7 giocatore di vantaggio: baro. 8 procura: una autorizzazione legale a rappresentarlo e ad agire per suo conto. 9 comunicarsi: ricevere in sacramento dell eucaristia, fare la comunione. 10 Domineddio: Signore Iddio. Deriva dall unione del vocativo latino domine, o signore , con Dio ed è una forma am-

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento