Il magnifico viaggio - volume 1

315 Conclusione del narratore 320 325 330 lui, che quasi niuno era che in alcuna avversità fosse, che a altro santo che a lui si botasse, e chiamaronlo e chiamano san Ciappelletto; e affermano molti miracoli Idio aver mostrati per lui e mostrare tutto giorno180 a chi divotamente si raccomanda a lui. Così adunque visse e morì ser Cepparello da Prato e santo divenne come avete udito. Il quale negar non voglio esser possibile lui esser beato nella presenza di Dio, per ciò che, come che181 la sua vita fosse scellerata e malvagia, egli poté in su lo stremo182 aver sì fatta contrizione, che per avventura Idio ebbe misericordia di lui e nel suo regno il ricevette: ma per ciò che questo n è occulto, secondo quello che ne può apparire ragiono, e dico costui più tosto dovere essere nelle mani del diavolo in perdizione che in Paradiso. E se così è, grandissima si può la benignità di Dio cognoscere verso noi, la quale non al nostro errore ma alla purità della fé riguardando, così faccendo noi nostro mezzano183 un suo nemico, amico credendolo, ci essaudisce, come se a uno veramente santo per mezzano della sua grazia ricorressimo. E per ciò, acciò che184 noi per la sua grazia nelle presenti avversità e in questa compagnia così lieta siamo sani e salvi servati,185 lodando il suo nome nel quale cominciata l abbiamo,186 Lui in reverenza avendo, ne nostri bisogni gli ci raccomanderemo sicurissimi d essere uditi. fare voti (botarsi) per ottenere una grazia e ad appendere alla tomba (appicarvi) immagini di cera conformi alla promessa fatta (sono i cosiddetti ex voto). 180 tutto giorno: continuamente. 181 come che: sebbene. 182 in su lo stremo: all ultimo. 183 mezzano: mediatore, quali sono i santi a cui i cristiani si rivolgono per ottenere grazie da Dio. 184 acciò che: affinché. 185 servati: conservati. 186 il suo nome nel quale cominciata l abbiamo: il nome di Dio nel quale abbiamo dato inizio al nostro stare insieme (in questa stessa novella, in una parte introduttiva alla narrazione vera e propria che qui non abbiamo riportato). Le parole valgono contrizione Si può essere più che avviliti e desolati: non c è sentimento di più vivo dolore e di più sincero pentimento per gli errori commessi della contrizione. Come spiega l etimologia latina (contritus, participio passa- to del verbo conterere), chi è contrito si sente triturato, schiacciato, sopraffatto dal senso di colpa. Non è un caso che la morale cristiana abbia fatto propria questa espressione: la contrizione è considerata il pentimento perfetto, e si chiama appunto «atto di contrizione la preghiera che di norma si recita dopo la confessione dei peccati nel sacramento della penitenza. L aggettivo affranto è forse il solo a esprimere appieno al pari di contrito la condizione di chi è quasi spezzato dal dolore: lo si può comprendere dall etimologia. Perché? Lorenzo Lotto, Predica di san Domenico, 1508. Recanati, Museo Civico. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 581

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento