Il magnifico viaggio - volume 1

125 Lamento dell autore 130 135 140 Il formarsi della brigata 145 150 155 come si mettono le mercatantie105 nelle navi a suolo a suolo,106 con poca terra si ricoprieno infino a tanto che della fossa al sommo si pervenia. [ ] Che più si può dire, [ ] se non che tanta e tal fu la crudeltà del cielo, e forse in parte quella degli uomini, che infra l marzo e il prossimo luglio vegnente, tra107 per la forza della pestifera infermità e per l esser molti infermi mal serviti o abbandonati ne lor bisogni per la paura ch aveono i sani, oltre a centomilia creature umane si crede per certo dentro alle mura della città di Firenze essere stati di vita tolti, che forse, anzi l accidente mortifero,108 non si saria estimato tanti avervene dentro avuti?109 O quanti gran palagi, quante belle case, quanti nobili abituri110 per adietro111 di famiglie pieni, di signori e di donne, infino al menomo fante112 rimaser voti! O quante memorabili schiatte,113 quante ampissime eredità, quante famose ricchezze si videro senza successor debito rimanere! Quanti valorosi uomini, quante belle donne, quanti leggiadri giovani, li quali non che altri, ma Galieno, Ipocrate o Esculapio114 avrieno giudicati sanissimi, la mattina desinarono115 co lor parenti, compagni e amici, che poi la sera vegnente appresso nell altro mondo cenaron con li lor passati!116 A me medesimo incresce andarmi tanto tra tante miserie ravolgendo:117 per che, volendo omai lasciare star quella parte di quelle che io acconciamente118 posso schifare, dico che, stando in questi termini la nostra città, d abitatori quasi vota, addivenne,119 sì come io poi da persona degna di fede sentii, che nella venerabile chiesa di Santa Maria Novella, un martedì mattina, non essendovi quasi alcuna altra persona, uditi li divini ufici in abito lugubre120 quale a sì fatta stagione si richiedea,121 si ritrovarono sette giovani donne tutte l una all altra o per amistà122 o per vicinanza o per parentado congiunte, delle quali niuna il venti e ottesimo anno passato avea né era minor di diciotto, savia123 ciascuna e di sangue nobile e bella di forma e ornata di costumi e di leggiadra onestà.124 Li nomi delle quali io in propria forma racconterei, se giusta cagione da dirlo non mi togliesse,125 la quale è questa: che io non voglio che per le raccontate cose da loro, che seguono, e per l ascoltate nel tempo avvenire, alcuna di loro possa prender vergogna,126 essendo oggi alquanto ristrette127 le leggi al piacere, che allora, per le cagioni di sopra mostrate, erano non che alla loro età ma a troppo più matura larghissime;128 né ancora dar materia agl invidiosi, presti a mordere129 ogni laudevole vita, di diminuire in niuno atto l onestà delle valorose 105 mercatantie: mercanzie. 106 a suolo a suolo: strato sopra strato. 107 tra: sia (da unire alla successiva con- giunzione e: sia sia ). 108 anzi mortifero: prima della mortale pestilenza. 109 non si saria avuti: non si sarebbe creduto che la città avesse al proprio interno un numero così alto di abitanti. 110 abituri: abitazioni. 111 per adietro: prima. 112 infino al menomo fante: fino al più umile servo. 113 schiatte: famiglie nobili. 114 Galieno, Ipocrate o Esculapio: i greci Galeno di Pergamo (ca 129-200 d.C.) e Ippocrate di Cos (ca 460-377 a.C.) furono celebri medici dell antichità; Esculapio (in greco Asclepio), figlio di Apollo, era il dio della medicina. 564 / IL TRECENTO 115 desinarono: pranzarono. 116 li lor passati: i loro morti. 117 andarmi ravolgendo: aggirarmi tan- to tra così grandi sventure. 118 acconciamente: opportunamente. 119 addivenne: accadde. 120 uditi lugubre: ascoltata la messa vestite a lutto (si riferisce alle sette donne). 121 si richiedea: si addiceva. 122 amistà: amicizia. 123 savia: saggia. 124 leggiadra onestà: «piacevolezza dignitosa (Sapegno). 125 Li nomi non mi togliesse: e io svelerei (racconterei) i loro nomi quali essi sono effettivamente (in propria forma), se non ne fossi distolto da una giusta ragione. 126 io non voglio vergogna: io non voglio che a causa delle vicende da loro raccontate e ascoltate, riferite qui di segui- to, in futuro possa accadere che qualcuna di queste persone si debba vergognare. 127 alquanto ristrette: divenute assai severe. 128 che alla loro larghissime: che allora, per le ragioni che ho mostrato sopra (la peste), erano molto liberali (larghissime) non solo rispetto alla loro (delle giovani donne) età, ma anche a un età ben più matura. 129 presti a mordere: pronti a criticare. Le parole valgono mortifero -fero è il secondo elemento (o suffissoide) di alcune parole composte derivanti dal latino, nelle quali significa che porta , che produce . L aggettivo mortifero può significare sia che provoca o può provocare la morte (un veleno, per esempio, può essere mortifero) sia che annuncia la morte o ne

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Dalle origini al Trecento