Il magnifico viaggio - volume 1

15 20 25 per dare a cari scolari dottrina15 andava, giunse nella camera e loro gravemente riprendendo,16 cominciò a dire: «Questa che novità è, che io veggio i vostri libri davanti a voi chiusi? Ov è fuggita la sollecitudine17 del vostro studio? . Florio e Biancifiore, tornati18 i candidi visi come vermiglie rose per vergogna della non usata riprensione,19 apersero i libri; ma gli occhi loro più disiderosi dell effetto che della cagione, torti,20 si volgeano verso le disiate21 bellezze, e la loro lingua, che apertamente narrare solea i mostrati versi, balbuziendo andava errando.22 Ma Racheio, pieno di sottile avvedimento,23 veggendo24 i loro atti, incontanente conobbe25 il nuovo fuoco acceso ne loro cuori, la qual cosa assai gli dispiacque; ma più ferma esperienza26 della verità volle vedere, prima che alcuna parola ne movesse ad alcuno altro,27 sovente sé celando28 in quelle parti nelle quali egli potesse lor vedere sanza essere da essi veduto. E manifestamente conoscea,29 come da loro partitosi, incontanente chiusi i libri, abbracciandosi si porgeano semplici baci, ma più avanti non procedeano,30 però che la novella età, in che erano, non conoscea i nascosi diletti.31 E già il venereo fuoco32 gli avea sì accesi, che tardi la freddezza di Diana li avrebbe potuti rattiepidare.33 15 dare dottrina: istruire i cari ragazzi. 16 loro riprendendo: rimproverando- Florio e Biancifiore in un incisione di Jan van Doesborch, 1517 ca. li aspramente. 17 la sollecitudine: l attenzione, la premura. 18 tornati: diventati. 19 non usata riprensione: inconsueto rimprovero. 20 ma... torti: ma i loro occhi desiderosi di guardare l oggetto d amore (effetto) più che il libro, causa (cagione) dell innamoramento, erano distolti (torti). 21 disiate: desiderate. 22 la loro errando: la loro lingua, che di solito ripeteva senza difficoltà (apertamente) i versi spiegati, ora balbettava e si confondeva. 23 sottile avvedimento: sensibile attenzione. 24 veggendo: vedendo. 25 incontanente conobbe: capì imme- diatamente. 26 più ferma esperienza: prova più sicura. 27 prima altro: prima di farne parola a qualcun altro. 28 sé celando: nascondendosi. 29 manifestamente conoscea: apprendeva fuor di ogni dubbio. 30 più procedeano: non si spingevano oltre. 31 però che diletti: poiché la giovane età non conosce i segreti piaceri dell amore (nascosi diletti). 32 venereo fuoco: la passione amorosa (Venere è la dea dell amore). 33 che rattiepidare: era troppo tardi per ritrovare l austerità di Diana (la dea simboleggia la castità). DENTRO IL TESTO Un libro galeotto 536 / IL TRECENTO I contenuti tematici Nel canto V dell Inferno era stato il romanzo francese di Lancillotto e Ginevra ad accendere la passione amorosa di Paolo e Francesca. Qui il libro galeotto è l Ars amandi, un poemetto in distici elegiaci scritto da Ovidio (43 a.C.-17/18 d.C.) con l intento di offrire ai lettori consigli utili per sedurre e per fare innamorare. Ma, mentre gli amanti danteschi alimentano una relazione adultera che li porta al peccato e alla perdizione, Florio e Biancifiore vivono con innocenza un sentimento tenero e ingenuo (tornati i candidi visi come vermiglie rose per vergogna, r. 15), destinato a sfociare nel matrimonio. I due ragazzi si lanciano sguardi furtivi, balbettano per l emozione, si scambiano effusioni e scoprono, attimo dopo attimo, con stupore e inconsapevolezza (Deh, che nuova bellezza ?, rr. 2-3; Tu non mi solevi tanto piacere, rr. 3-4; non so, se non che , r. 5), la forza irresistibile che li trascina verso il piacere dei sensi.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento