T18 - La vita fugge, et non s’arresta una hora

/ T18 / / Lo scorrere del tempo e la precarietà del futuro / La vita fugge, et non s arresta una hora Canzoniere, 272 un testo di notevole raccoglimento meditativo, che esprime però un tormentoso conflitto interiore. Il poeta guarda al passato con grande senso di sconforto, riflette sul presente e sulla fugacità del tempo, e vede davanti a sé un futuro incerto. Audio LETTURA METRO Sonetto. 1-4 La vita fugge, e non si ferma mai (una hora), e la morte segue molto rapidamente (a gran giornate), e le realtà presenti, quelle passate e anche (anchora) quelle future mi danno il tormento (guerra); 8 e l rimembrare et l aspettar m accora, or quinci or quindi; sì che n veritate, se non ch i ò di me stesso pietate, i sarei già di questi pensier fora. 5-8 e da una parte (quinci) il ricordo [del passato] e dall altra (quindi) l attesa [del futuro] mi colpiscono al cuore (m accora); al punto che, a essere sincero ( n veritate), sarei già lontano da questi pensieri [cioè mi sarei tolto la vita], se non fosse che ho pietà di me stesso. 11 Tornami avanti, s alcun dolce mai ebbe l cor tristo; et poi da l altra parte veggio al mio navigar turbati i vènti; 9-11 Mi torna dinanzi [agli occhi della mente] quel poco di dolcezza (s alcun dolce mai) che ebbe il mio povero cuore; e poi dalla parte del futuro (da l altra parte) vedo per la mia navigazione i venti agitati; 14 veggio fortuna in porto, et stanco omai il mio nocchier, et rotte àrbore et sarte, e i lumi bei, che mirar soglio, spenti. 12-14 vedo tempesta [persino] nel porto, e il mio timoniere (nocchier) ormai stanco, e l albero [della nave] e le funi (sarte) rotti, e spenti i begli occhi [di Laura], che ero solito (soglio) contemplare (mirar). 2 a gran giornate: traduzione dell espres- sione latina magnis itineribus: a tappe forzate , molto rapidamente . 12 fortuna: tempesta. 13 sarte: sono le sartie, cioè le corde della nave. 14 soglio: imperfetto. Le parole valgono tristo L origine è la stessa, il latino tristis, ma tristo non è un refuso né un aggettivo così arcaico né la stessa, identica cosa di triste . Il tristo, più che afflitto e depresso, è un uomo malvagio, perverso, cattivo oppure uno sventurato che nel volto porta la mestizia e una dose di innata malinconia. Forse il suo stato emoti- PARAFRASI 4 La vita fugge, et non s arresta una hora, et la morte vien dietro a gran giornate, et le cose presenti et le passate mi dànno guerra, et le future anchora; vo è più facile da comprendere se usiamo un derivato più scherzoso e meno impegnativo, tristanzuolo, l epiteto che riserviamo a quel tipo un po squallido e dimesso che ci fa pena quando lo incontriamo. Indica l alternativa giusta fra triste e tristo nelle seguenti frasi: «Come si fa a essere amico di quel tristo/triste individuo? ; «Sono triste/tristo al pensiero della tua partenza . DENTRO IL TESTO Una cupa meditazione sull esistenza I contenuti tematici L autore sviluppa nel sonetto un accorata meditazione a proposito della brevità della vita e dell incalzare della morte. Dopo il tono aforistico, proprio di una sentenza con validità universale, che caratterizza i primi due versi, già dal v. 3 il poeta adotta un punto di vista soggettivo e personale. Nulla sembra offrirgli uno spiraglio di pace: né il ricordo del passato né la prospettiva del futuro. Anzi, poiché egli ha l impressione di aver vissuto in preda alle passioni terrene e non, come avrebbe dovuto, con lo sguardo rivolto a Dio, ora teme per il proprio destino eterno. Il v. 8, i sarei già di questi pensier fora, esprime tutto il tormento interiore del poeta che indirizza il pensiero al suicidio. La salvezza gli appare lontana e incerta, mentre si concretizza una sensazione di naufragio interiore. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 497

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento