T7 - Era il giorno ch’al sol si scoloraro

/ T7 / / Il fatidico giorno dell incontro con Laura / Era il giorno ch al sol si scoloraro Canzoniere, 3 Dopo il sonetto proemiale, che ha lo scopo di offrire un introduzione all opera, seguono alcuni componimenti che permettono al lettore di comprendere come è nato l amore del poeta per Laura. Qui viene rievocato il primo incontro, il 6 aprile 1327, Venerdì Santo. Il testo è del 1348. METRO Sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDE DCE. 1-4 Era il giorno in cui i raggi del sole persero la propria luce (scoloraro) per la compassione nei confronti del Creatore (Factore), quando io fui catturato, e non opposi alcuna difesa, poiché i vostri begli occhi, o mia signora, mi legarono [a voi]. 5-8 Non mi sembrava un momento in cui mi dovessi riparare dai colpi di Amore: perciò (però) me ne andavo tranquillo, ignaro; da quel momento i miei lamenti iniziarono nel dolore comune. 8 Tempo non mi parea da far riparo contr a colpi d Amor: però m andai secur, senza sospetto; onde i miei guai nel commune dolor s incominciaro. 11 Trovommi Amor del tutto disarmato, et aperta la via per gli occhi al core, che di lagrime son fatti uscio et varco: 9-11 Amore mi trovò completamente disarmato e trovò aperta la via che conduce dai miei occhi al mio cuore, che ora sono diventati porta e passaggio per le lacrime: 14 però, al mio parer, non li fu honore ferir me de saetta in quello stato, a voi armata non mostrar pur l arco. 12-14 perciò, per quanto mi sembri, non fu per lui cosa onorevole ferire con una saetta me che mi trovavo in quella condizione, e a voi, che invece eravate armata, non mostrare nemmeno (pur) l arco. 1-2 si scoloraro i rai: i Vangeli narrano che il Venerdì Santo, quando Cristo morì in croce, il sole si oscurò. del suo Factore: si tratta di un genitivo oggettivo (significa che Dio è oggetto di pietà da parte del sole). 4 donna: dal latino domina, signora , padrona : epiteto consueto della donna amata, già nella poesia provenzale. 7 senza sospetto: l'espressione rimanda al canto V dell Inferno dantesco, a Paolo e Francesca quando narrano come scoccò la scintilla dell amore proibito: «soli eravamo e sanza alcun sospetto (v. 129). guai: 462 / IL TRECENTO sono i lamenti del poeta a causa dell amore per Laura. 8 commune dolor: quello dei cristiani per la morte di Gesù. 13 in quello stato: essendo in una condizione di prostrazione psicologica, il poeta risulta indifeso. 14 armata: Laura era corazzata dalla propria virtù. non l arco: lasciarvi immune dal sentimento. Le parole valgono sospetto Non ha prove ma indizi più o meno fondati l investigatore che ritiene una perso- PARAFRASI 4 Era il giorno ch al sol si scoloraro per la pietà del suo Factore i rai, quando i fui preso, et non me ne guardai, ché i be vostr occhi, donna, mi legaro. na responsabile di un reato. Il suo lavoro lo ha abituato a sospettare ovvero a guardare dal di sotto , a cogliere qualche traccia sotto la superficie delle cose. Così con la parola sospetto possiamo indicare un dubbio, formulare una supposizione (e non è detto che sia corretta), esprimere una certa diffidenza nei confronti di qualcuno o anche un sentore accompagnato da paura («Ho il sospetto di aver perso il portafogli ). Se il sospetto ci fa guardare dal di sotto , un altro termine designa la nostra inclinazione alla cautela o alla prudenza quando invece ci guardiamo attorno . Di quale termine parliamo?

Il magnifico viaggio - volume 1
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Dalle origini al Trecento