Il magnifico viaggio - volume 1

DENTRO IL TESTO Il primo incontro con Laura I contenuti tematici Petrarca incontra per la prima volta Laura il 6 aprile 1327, Venerdì Santo, nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone. In quella giornata la Chiesa cattolica ricorda la morte di Gesù, ma nel 1327 il Venerdì Santo cadde il 10 aprile. Come si spiega questa incoerenza di date? Probabilmente Petrarca, nel fissare la data del 6 aprile, tiene conto della data della crocifissione, che ebbe luogo, secondo il calendario ebraico, il giorno 15 della luna di marzo, che nel 1327 coincideva appunto con il 6 aprile. La morte di Cristo e il divampare dell amore Il Venerdì Santo è un giorno di cordoglio, penitenza e meditazione. A tali sentimenti è disposta l anima del poeta, quando incontra Laura. Petrarca ci dice dunque che non è strano che egli non sia stato in grado di opporre una resistenza morale al divampare del sentimento amoroso: in quel giorno di cordoglio egli non era preparato a fronteggiare una tale minacciosa passione. Quindi pare naturale che Amore abbia avuto la meIllustrazione da Canzoniere e Trionfi glio sul poeta inerme. Che il giorno dell innadi Petrarca commentato da Antonio Grifo, moramento coincida con quello della morte fine XV secolo. di Gesù per Petrarca è il segno del carattere peccaminoso del suo sentimento. L oscuramento del sole allude a un eclissi, a un allontanamento di Dio dalla vita del poeta, che compie scelte che si pongono in contrasto con gli insegnamenti religiosi. Innamoramento stilnovistico Riprendendo un concetto già presente nello Stilnovo (Guido Cavalcanti, Voi che per li occhi mi passaste l core, T4, p. 178), Petrarca spiega al v. 10 che la passione è un emozione che passa dalla vista (gli occhi) e giunge al core. Questo però è accaduto solo a lui, giacché Laura è inconsapevole del dramma che si svolge fra il poeta, lei stessa e Amore. Questi infatti non la molesta con le sue frecce, con le quali colpisce invece il poeta, perché sa che lei è inattaccabile grazie alla forza delle sue qualità morali. Da qui la critica del poeta ad Amore (non li fu honore / ferir me de saetta in quello stato, / a voi armata non mostrar pur l arco, vv. 12-14), mentre il vocativo al v. 4 (donna), ripreso dal voi dell ultimo verso, introduce quasi un garbato rimprovero anche a Laura, per avere, seppure inconsapevolmente, legato a sé il poeta. Dimensione sacra e profana: il gioco delle antitesi Le altre figure retoriche Le scelte stilistiche Questo sonetto presenta una struttura lineare ed espressioni semplici, ed è tutto giocato sulle antitesi: Dio (l entità verso cui dovrebbe tendere Francesco) contro Laura (la persona che monopolizza la sua attenzione); la debolezza morale del poeta contro la ferrea virtù della donna; il commune dolor (v. 8) dei cristiani per la morte di Gesù contro i guai (v. 7), cioè i lamenti, del poeta, preda di emozioni profane. Proprio questa contrapposizione tra dimensione sacra e dimensione profana è l elemento più forte ed evidente, che sostiene tutto il sonetto. La personificazione di Amore e la metafora della freccia per indicare l innamoramento fanno parte di un repertorio di immagini classiche. Inoltre il lessico militare (fui preso, v. 3; mi legaro, v. 4; colpi, v. 6; disarmato, v. 9; ferir, v. 13; armata, v. 14) fornisce le parole per una serie di metafore belliche che definiscono la passione amorosa nei termini di una drammatica conflittualità. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 463

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento