Oltre l’amore: politica e fede

concreto. Del resto diversi indizi fanno propendere per l esistenza reale di Laura: Petrarca stesso ci dice che Simone Martini aveva dipinto un ritratto di Laura; in uno scambio epistolare con l amico Giacomo Colonna, che mette in dubbio l esistenza di Laura, il poeta risponde vivacemente; infine conosciamo la data di morte di Laura, il 6 aprile 1348. Un amore per parlare dell amore Come detto, è possibile che Petrarca abbia inventato o trasfigurato un amore per parlare dell amore in generale, come passione totalizzante, mettendone a fuoco caratteristiche ed effetti. Anche l amore di cui trattano i suoi versi potrebbe essere metafora di un più generale stato d animo del poeta. Come quello cantato da Cavalcanti, il sentimento petrarchesco è un fatto irrazionale e ossessivo, che peraltro non comporta nella donna alcuna forma di obbligazione reciproca: Laura, difesa dall impenetrabilità della propria virtù, non sembra corrispondere mai alla passione del poeta, limitandosi a provare pietà (intesa come simpatia, compartecipazione psicologica) nei confronti suoi e del dramma intimo che egli sta vivendo. L esperienza dell io sofferente La dialettica che fomenta l animo del poeta si svolge tra motivazioni opposte, sublimate su un piano culturale: la passione disgregante che mina l identità del soggetto nasce dal conflitto tra riprovazione morale dell amore e irresistibilità del desiderio, cioè tra istanze medievali ancora non superate e istanze umanistiche non del tutto affermate. Del resto, benché la presenza di Laura sia senza dubbio prevalente, il vero protagonista dell opera è il poeta stesso. E in questo consiste l importante evoluzione rispetto alla lirica dei trovatori, dei poeti siciliani e degli Stilnovisti: al centro dei versi non troviamo più la donna protagonista, ma l animo tormentato dell autore, secondo un meccanismo poetico già presente nell elegia latina. Tanto che Petrarca nel sonetto proemiale si rivolge ai lettori chiedendo comprensione in nome del proprio stato d animo, che egli sa di poter condividere con loro. L animo angosciato è dunque il reale protagonista, studiato in ogni sua minima piega e accompagnato nelle sue reazioni più contraddittorie. Un Petrarca più triste e assorto La tematica politica OLTRE L AMORE: POLITICA E FEDE Dopo la morte di Laura (che l autore colloca nel 1348), il mondo del poeta sembra diventare più angusto, oltre che più triste e proiettato verso un desiderio di purificazione in chiave ultraterrena. Permane il ricordo dell amata, accanto al quale sono ancora presenti le altre tematiche affrontate da Petrarca nelle liriche del Canzoniere: la situazione politica degli Stati italiani e la questione della curia papale, oltre a un sentimento di cosmopolitismo inquieto, accompagnato da una forte nostalgia per i diversi luoghi che nel corso del tempo hanno rappresentato la sua patria. Un certo numero di componimenti del Canzoniere affronta tematiche etico-politiche. In particolare vanno segnalate due canzoni, Spirto gentil (53) e Italia mia (128, T13, p. 482). La prima viene scritta quando Cola di Rienzo prende il potere a Roma ed esprime la speranza di Petrarca che quel passaggio storico possa porre fine una volta per tutte alle rivalità tra le famiglie patrizie della città, restaurando gli antichi valori repubblicani. La seconda, di incerta datazione, critica duramente le lotte tra i diversi Stati italiani e il ricorso alle truppe mercenarie, auspicando una concordia politica capace di rivolgere le energie belliche contro quelle potenze straniere che costituiscono la vera minaccia per l Italia. Sempre di argomento politico sono i cosiddetti sonetti avignonesi o sonetti babilonesi (136138), invettive contro la curia papale corrotta e incapace di riscuotersi dal torpore morale che la blocca. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 453

Il magnifico viaggio - volume 1
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Dalle origini al Trecento