Il magnifico viaggio - volume 1

70 75 80 Tra le mie molte attività, mi sono singolarmente dedicato alla conoscenza del mondo antico, perché questo nostro tempo mi è sempre dispiaciuto; e se l amore per i miei cari non mi spingesse in altro senso, direi che ho sempre desiderato d essere nato in qualsiasi altro tempo, e mi sono comunque sforzato di dimenti care questa età, sempre inserendomi spiritualmente in altre. Per questo mi sono sempre piaciuti gli storici; pur deluso, talora, dalla loro discordanza, nel dubbio ho seguito o la verosimiglianza degli eventi o il prestigio dell autore. Il mio dire, come a taluno è parso, fu chiaro e potente; a mio parere, fragile e oscuro. Del resto nella mia conversazione quotidiana con amici e familiari non mi sono mai preoccupato di apparire eloquente11 e mi meraviglio, anzi, che tale preoccupazione avesse un uomo come Cesare Augusto.12 Quando la questione o la circostanza o la persona che m ascoltava parevano esigere altro, mi sono provato ad alzare un poco il tono; con quale risultato non so: ne giudichino coloro di fronte ai quali parlai. Per quanto mi riguarda, pur ché abbia vissuto bene, poco mi curo di come ab bia parlato: gloria inane13 è cercare la fama dal solo splendore delle parole. 11 eloquente: abile ed elegante nel parlare. 12 tale preoccupazione Augusto: Svetonio, Vite dei Cesari (Augusto, 87). 13 inane: vana. ANALISI ATTIVA Il chiaroscuro di una vita I contenuti tematici L autore propone con questo testo quasi una biografia ufficiale di sé stesso. Inizia offrendo notizie sulla famiglia d origine, poi si sofferma sul proprio carattere, sulle proprie debolezze e virtù, senza rinunciare a una breve descrizione fisica. Ripercorre poi le tappe della propria esistenza evidenziandone le luci ma anche le ombre. 1. Che cosa significa che l animo del poeta fu non impudico né cattivo se non mi avesse nociuto una contagiosa consuetudine (rr. 9-10)? Il successo mondano e i due tipi di amore Quando afferma che l adolescenza lo illuse (r. 11) si riferisce probabilmente ai sogni di gloria, peraltro almeno parzialmente realizzati: si pensi alla grande fama che ottenne già in vita. Giunge successivamente a riconoscere la fortuna [ ] di godere della dimestichezza dei prìncipi e dei re e dell amicizia delle persone altolocate (rr. 54-55). In altre parole, è consapevole del pieno successo della propria carriera di intellettuale, apprezzato e onorato negli ambienti socialmente più elevati. Inoltre l autore distingue nettamente tra un amore ardentissimo e casto (rr. 36-37), evidentemente quello per Laura, e la libidine (r. 39), cioè una ricerca del piacere fine a sé stessa. 2. Quando Petrarca scrive: la giovinezza mi traviò (r. 11), a quale aspetto della vita allude con molta probabilità? 3. A che età l autore afferma di aver superato le tentazioni erotiche? 4. Qual è il momento culminante della carriera letteraria di Petrarca e, in un certo senso, dell intero resoconto autobiografico? perché? 5. Che cosa significa la frase: gloria inane è cercare la fama dal solo splendore delle parole (r. 82)? 6. La descrizione che Petrarca fa di sé stesso è obiettiva o rivela un intento di autodifesa? Rispondi, ricorrendo a opportune citazioni dal testo che esemplifichino le intenzioni dell autore. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 447

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Dalle origini al Trecento