Il magnifico viaggio - volume 1

81 Piangendo mi sgridò: «Perché mi peste? se tu non vieni a crescer la vendetta di Montaperti, perché mi moleste? . 79-81 Essa piangendo mi gridò: «Perché mi percuoti (mi peste)? a meno che tu venga qui per aggravare (crescer) la punizione (vendetta) per i fatti di Montaperti, perché mi fai male (moleste)? . 84 E io: «Maestro mio, or qui m aspetta, sì ch io esca d un dubbio per costui; poi mi farai, quantunque vorrai, fretta . 82-84 E io: «Mio maestro, aspettami qui, in modo che io possa togliermi un dubbio riguardo a (per) costui; poi mi farai tutta la fretta che (quantunque fretta) vorrai . 85-87 La mia guida rimase ferma (stette), e io dissi a quello che ancora imprecava duramente: «Chi sei tu che rimproveri me (altrui) in questo modo? . 87 Lo duca stette, e io dissi a colui che bestemmiava duramente ancora: «Qual se tu che così rampogni altrui? . 90 «Or tu chi se che vai per l Antenora, percotendo , rispuose, «altrui le gote, sì che, se fossi vivo, troppo fora? . 88-90 Rispose: «Chi sei tu, piuttosto (Or), che vai per l Antenora colpendo le mie guance (altrui le gote), con una forza che sarebbe esagerata (troppo fora) persino se tu fossi vivo? . 93 «Vivo son io, e caro esser ti puote , fu mia risposta, «se dimandi fama, ch io metta il nome tuo tra l altre note . 91-93 La mia risposta fu la seguente: «Difatti sono vivo, e ti può essere gradito (caro esser ti puote) che io annoti il tuo nome, se desideri essere ricordato (se dimandi fama) sulla Terra . 96 Ed elli a me: «Del contrario ho io brama. Lèvati quinci e non mi dar più lagna, ché mal sai lusingar per questa lama! . 94-96 Ed egli a me: «In realtà desidero il contrario. Togliti di qui (quinci) e non darmi ulteriormente fastidio (lagna), perché le tue lusinghe non hanno potere in questo abisso (lama)! . 99 Allor lo presi per la cuticagna, e dissi: «El converrà che tu ti nomi, o che capel qui sù non ti rimagna . 97-99 Allora lo presi per la chioma (cuticagna), e gli dissi: «Bisognerà che tu mi dica il tuo nome (che tu ti nomi), altrimenti non ti lascerò nemmeno un capello in testa (qui sù) . Ond elli a me: «Perché tu mi dischiomi, né ti dirò ch io sia, né mosterrolti se mille fiate in sul capo mi tomi . 100-102 Ed egli a me: «Per quanto tu mi possa strappare i capelli (Perché tu mi dischiomi), non ti dirò né ti rivelerò (mosterrolti) la mia identità, neanche se mi percuoti (mi tomi) sul capo mille volte (fiate) . 102 79-81 Perché mi peste? perché mi mo- leste?: ricorda il «Perché mi schiante? [ ] Perché mi scerpi? di Pier delle Vigne (Inferno, XIII, 33-35). crescer: il verbo è usato transitivamente nel senso di accrescere . Lo stesso dannato ipotizza che Dante sia uno strumento della punizione divina nei suoi confronti. 82 m aspetta: aspettami (imperativo). 83 per costui: secondo altri per mezzo di costui . Dante vuole capire se abbia di fronte a sé il traditore di Montaperti. 84 quantunque: non è la congiunzione concessiva dell italiano moderno, bensì un aggettivo relativo che equivale a quanto . 87 altrui: con valore determinativo ( me ). 90 sì che fora: altri interpretano diversamente da come abbiamo parafrasato sopra: tanto che, se io fossi vivo, non potrei sopportare un affronto simile . 91 Vivo son io: Dante riprende, nel rispon- dere, le parole di Bocca. caro esser ti puote: potrebbe anche voler dire ti può costar caro , in quanto la fama che Dante procurerà al dannato sarà molto negativa. 94 Del contrario ho io brama: Bocca desidera cioè essere dimenticato. 95 lagna: afflizione, molestia. 96 lama: letteralmente, avvallamento (la distesa ghiacciata del Cocito scende verso il centro). 97 cuticagna: nuca, da cotica (dal latino tardo cutica, che deriva a sua volta dal latino classico cutis, pelle ). 100 Perché: ha valore concessivo ( per quanto , sebbene ). 101 mosterrolti: evidentemente il dannato continua a tenere il viso rivolto verso il basso (mosterrolti sta per mostrerolti a causa del fenomeno fonetico della metatesi). Le parole valgono lusingare L etimologia di questo verbo di origine provenzale ci mette in guardia: lauzenga significa bugia . Meglio non dare troppo credito dunque a chi ci lusinga, riempiendoci di complimenti, lodi o false promesse, perché la carezza verbale ha spesso un secondo fine. La lusinga ha diverse gradazioni; per questo il verbo lusingare può assumere una sfumatura di significato differente a seconda del contesto. Spiega che cosa si intende dire con le seguenti espressioni: «Devi essere lusingato dai complimenti della professoressa ; «Ci sono programmi televisivi che lusingano le peggiori inclinazioni del pubblico ; «Il tuo invito non mi lusinga affatto ; «L aveva sempre lusingata facendole credere di essere destinata a una rapida promozione di carriera . L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 369

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Dalle origini al Trecento