T24 - Bocca degli Abati

Il poeta come protagonista Accanto ai tanti personaggi raffigurati nel poema, il vero protagonista è dunque Dante stesso anche per il fatto che egli si pone, nel suo viaggio, come un uomo che è alla ricerca della verità e del proprio destino. E con lui via via si fanno coprotagonisti, in svariate forme, coloro che egli incontra scendendo negli abissi dell Inferno, scalando le balze del Purgatorio, ascendendo di cielo in cielo nel Paradiso. Nei tre brani che presentiamo qui di seguito cercheremo di evidenziare tale dimensione di partecipazione, anche su un piano emotivo, del poeta agli episodi narrati. / T24 / / Un colpo in faccia a un dannato / Bocca degli Abati Inferno, XXXII, 73-111 Avremmo potuto scegliere molti altri passi dell Inferno, anche più celebri, nei quali Dante tradisce la propria partecipazione psicologica di uomo alle vicende narrate (dall episodio di Paolo e Francesca a quelli con Farinata o con Brunetto Latini). Ci siamo orientati invece, per l alto grado di coinvolgimento emotivo da parte del poeta, sull incontro con Bocca degli Abati, la cui anima è confinata nella seconda zona del nono cerchio, Antenora, riservata ai traditori della patria: conficcati nel ghiaccio del Cocito, questi hanno soltanto la testa al di fuori, rivolta verso il basso. Bocca degli Abati è il fiorentino che aveva tradito la propria città a Montaperti (1260), dove i guelfi fiorentini furono sconfitti dai ghibellini senesi, capeggiati dal fuoriuscito fiorentino Farinata degli Uberti. Le cronache raccontano che all inizio dello scontro di Montaperti Bocca degli Abati tagliò con la spada la mano di colui che impugnava la bandiera di Firenze, favorendo così la sconfitta dei guelfi suoi concittadini: i quali, vedendo abbattuta la propria insegna, si ritennero vinti prima del tempo. Dante manifesta sdegno e disprezzo nei confronti di questo personaggio, macchiatosi di un peccato che egli ritiene tra i più gravi e ripugnanti, al punto che in Dante-autore sorge il dubbio che il violento gesto iniziale di Dante-personaggio un colpo in faccia al dannato non sia stato del tutto fortuito. 78 se voler fu o destino o fortuna, non so; ma, passeggiando tra le teste, forte percossi l piè nel viso ad una. 74 al quale si rauna: secondo la scien- za medievale, il centro della Terra era il fulcro della gravità universale. 75 rezzo: corrente fredda, da orezzo (a sua volta derivato dal latino aura). 76-77 se voler non so: nel ripercorrere l episodio, Dante-autore formula tre ipo- 368 / LE ORIGINI E IL DUECENTO 73-78 Mentre procedevamo verso il centro della Terra (lo mezzo), al quale tendono tutti i corpi (ogne gravezza si rauna), e io tremavo nel gelo (rezzo) eterno, non so se lo feci per mia volontà (voler) o per volere divino (destino) oppure per caso (fortuna), ma, mentre camminavo tra le teste dei dannati, sbattei con forza (forte) il piede contro la faccia di un anima. tesi in merito all origine dell azione (il colpo a Bocca degli Abati) di Dante-personaggio: c è stata una precisa intenzione da parte di quest ultimo; è stata volontà della Provvidenza divina; si è trattato di un caso fortuito. Tuttavia occorre ricordare che per Dante anche la fortu- PARAFRASI 75 E mentre ch andavamo inver lo mezzo al quale ogne gravezza si rauna, e io tremava ne l etterno rezzo; na (cioè il caso) dipende dall influenza degli astri, a loro volta soggetti alla volontà di Dio (come spiegato in Inferno, VII, 77 e ss.). 77 passeggiando: «da notare il tono noncurante dell osservazione, in dispregio dei peccatori di Cocito (Merlante-Prandi).

Il magnifico viaggio - volume 1
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Dalle origini al Trecento