Il magnifico viaggio - volume 1

65 70 75 80 85 90 95 Larghezza e Temperanza e l altre nate del nostro sangue mendicando vanno. Però, se questo è danno, piangano gli occhi e dolgasi la bocca de li uomini a cui tocca, che sono a raggi di cotal ciel giunti; non noi, che semo de l etterna rocca: ché, se noi siamo or punti, noi pur saremo, e pur tornerà gente che questo dardo farà star lucente . (Larghezza) e la Misura (Temperanza) e le altre donne nate dal nostro sangue se ne vanno a giro (vanno) come mendicanti. Perciò (Però), se avviene questo male (questo è danno), piangano gli occhi e si lamenti la bocca degli uomini cui questo tocca, che sono giunti sotto i raggi di una tale costellazione (di cotal ciel); non noi, che apparteniamo alla rocca eterna: perché (ché), se adesso noi siamo colpiti (punti), noi tuttavia (pur) esisteremo sempre e verranno poi persone (gente) che manterranno (farà star) lucente questa freccia . E io, che ascolto nel parlar divino consolarsi e dolersi così alti dispersi, l essilio che m è dato, onor mi tegno: ché, se giudizio o forza di destino vuol pur che il mondo versi i bianchi fiori in persi, cader co buoni è pur di lode degno. E se non che de gli occhi miei l bel segno per lontananza m è tolto dal viso, che m àve in foco miso, lieve mi conterei ciò che m è grave. Ma questo foco m àve già consumato sì l ossa e la polpa che Morte al petto m ha posto la chiave. Onde, s io ebbi colpa, più lune ha volto il sol poi che fu spenta, se colpa muore perché l uom si penta. L orgogliosa rivendicazione del poeta Canzone, a panni tuoi non ponga uom mano, per veder quel che bella donna chiude: bastin le parti nude; lo dolce pome a tutta gente niega, per cui ciascun man piega. Ma s elli avvien che tu alcun mai truovi Le due apostrofi conclusive alla canzone 63 Larghezza e Temperanza: rispettiva- mente la liberalità e la capacità di controllare gli appetiti naturali. La prima costituiva una delle virtù principali della mentalità cortese e cavalleresca; la seconda è una delle quattro virtù cardinali (le altre sono Giustizia, Prudenza e Fortezza). 68 che sono giunti: che vivono ora. 69 de l etterna rocca: della città eterna. 79 bianchi fiori in persi: alcuni critici ipotizzano qui un allusione ai guelfi bianchi, compagni d esilio del poeta, cacciati dai neri. 80 buoni: chi sono questi buoni? Se si vuole vedere in questi versi una sfumatura politica, si può supporre che Dante si riferisca 73-90 E io, che ascolto in questo discorso (nel parlar) divino dolersi e consolarsi così nobili (alti) esiliati, ritengo (mi tegno) un onore l esilio che mi è toccato (m è dato): poiché (ché), se il giudizio di Dio o la forza del destino vuole infine (pur) che il mondo cambi (versi) i fiori bianchi in scuri (persi), cadere insieme ai giusti (co buoni) è tuttavia (pur) degno di lode. E se non fosse per il fatto che a causa dell esilio (per lontananza) mi è sottratto dalla vista (m è tolto dal viso) dei miei occhi l oggetto che mi ha fatto innamorare ( l bel segno) [Firenze], considererei (mi conterei) lieve quel che invece per me è pesante [l esilio]. Ma questa pena (questo foco) mi ha già consumato le ossa e la carne (la polpa), al punto che la morte ha già infilato la chiave nel mio petto [sta per uccidermi]. Perciò (Onde), se ho avuto una colpa, il sole ha fatto passare molti mesi (più lune) dopo che questa si è cancellata (fu spenta), se è vero che (se) una colpa vien meno (muore) con il pentirsi (perché l uom si penta). 91-107 O canzone, nessuno (non uom) metta mano ai tuoi vestiti per vedere quel che una bella donna nasconde (chiude): bastino le parti visibili (nude); nega a chiunque il tuo dolce frutto (pome), per il quale ognuno tende la mano. Ma se acca- proprio a quei bianchi, con i quali condivideva la sventura dell esilio. 81 l bel segno: si tratta quasi sicuramente di Firenze, benché l uso di un lessico di tipo amoroso abbia indotto qualche critico a supporre un riferimento a una donna fiorentina del quale il poeta si è innamorato. 90 l uom: ha valore impersonale (come anche nel verso successivo). 93 per veder nude: il lettore si accontenti di cogliere il significato letterale del testo (le parti nude sono, appunto, quelle palesi), senza tentare di svelarne quello recondito (quel che chiude). 94 lo dolce pome: il contenuto allegorico. Le parole valgono temperanza I vocaboli assumono spesso sfumature di significato diverse a seconda delle epoche, adattandosi a specifiche visioni del mondo. Secondo l etica classica, la temperanza è la qualità che permette l uso equilibrato dei piaceri del corpo; nella teologia cattolica, è la virtù cardinale che rende capaci di gestire con misura e saggezza l uso dei beni creati da Dio; nella società attuale designa la moderazione e la capacità di controllare i propri impulsi. Tra i vari sinonimi di temperanza, ce n è uno che si riferisce in modo particolare al bere e al mangiare; con l aiuto del vocabolario, indica qual è. L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 291

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Dalle origini al Trecento