INTRECCI MUSICA - Cecco tra De André e Gaber

VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Quali sono i bersagli polemici del poeta? ANALIZZARE 2 Da quale figura retorica è dominato il testo? 3 Ti sembra che la volontà distruttiva di Cecco sia reale o che sia, in fondo, solo una posa scherzosa? Rispondi facendo opportuni riferimenti al testo. INTERPRETARE 4 Secondo te, quale relazione c è in questo testo tra la furia distruttiva e il desiderio di godere della vita? SCRIVERE PER... RACCONTARE 5 Che cosa faresti se potessi dire, come Cecco, Se io fossi ? Rispondi in massimo 10 righe. CONFRONTARE 6 La furia distruttiva e iconoclasta è tipica anche della musica moderna (punk, rock, rap ecc.). Trova una canzone di questo tipo e confrontala con il sonetto di Cecco. Illustra analogie e differenze in un testo espositivo di circa 20 righe. MUSICA intre cci Cecco tra De André e Gaber Il sonetto più celebre di Cecco Angiolieri ha ispirato musicisti e cantautori italiani. Tra questi, Fabrizio De André (1940-1999, nella foto in alto) ne musicò il testo nel 1968, l anno della contestazione giovanile e studentesca. La data, evidentemente, non è casuale: le parole di Cecco, sulle labbra del cantautore genovese al ritmo di una ballata (dal titolo S i fosse foco), ben si prestavano a dar voce all ansia di ribellione e di rivolta dei giovani arrabbiati di allora, in acceso contrasto con le istituzioni (scuola, famiglia, partiti politici ecc.). Al sonetto di Cecco si ispira alcuni anni più tardi, nel 1980, Giorgio Gaber (1939-2003, nella foto in basso), in un lungo brano (della durata di ben 14 minuti) con il quale lancia un violento j accuse contro la politica italiana di allora: Io se fossi Dio. Dal cantautore milanese non viene risparmiato nessuno, neppure Aldo Moro, lo statista democristiano assassinato dalle Brigate Rosse soltanto due anni prima, al quale viene imputato di essere stato, insieme al suo partito, «il responsabile maggiore di trent anni di cancrena italiana . Ma ce n è anche per i radicali, il cui impegno referendario viene derubricato a «idiozia che fa democrazia , e per i socialisti, accu- 208 / LE ORIGINI E IL DUECENTO sati di trasformismo per le loro «spensierate alleanze (a seconda delle convenienze con diverse forze politiche). E dopo quasi un quarto d ora di forti invettive, anche la conclusione è tutta alla Cecco Angiolieri: «E allora / va a finire che se fossi Dio, / io mi ritirerei in campagna / come ho fatto io .

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento