Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 9 La narrativa sportiva COME CONTINUA L autore parla delle sue tecniche di allenamento, riporta risultati e delusioni, spiega che cosa gli hanno insegnato la fatica e lo sforzo. Soprattutto mette in relazione la sua attività di scrittore, che sonda le profondità dell animo umano nei suoi lati più nascosti, e lo sport che aiuta a ridurre lo stress e a espellere le tossine dal corpo, e al tempo stesso contribuisce, con la disciplina che richiede, alla chiarezza della mente e al rinnovamento della creatività. SPECCHI di CARTA Perché, senza essere atleti professionisti, allenarsi costantemente? A quale scopo correre per chilometri e chilometri, senza ricercare una medaglia? Come mai, benché si faccia tutt altro nella vita, costringersi a un estenuante maratona? Anche senza perseguire obiettivi agonistici, lo sforzo fisico può essere fonte di felicità e di piacere per chi lo compie regolarmente. Lo dimostra questo brano, che presenta l attività sportiva come una meditazione, o una pratica di perfezionamento quotidiano, senza altri fini che non siano il potenziamento del corpo e l affinamento dell anima. Non è un caso che a parlare di sport con tanta attenzione sia proprio un romanziere, cioè qualcuno che ha fatto della natura e delle relazioni umane l oggetto del suo lavoro: anche se sembra riguardare soltanto l individuo, il benessere di ciascuno produce effetti sulla comunità intera. La Costituzione stessa ne prende atto, rivendicando la salute tra i diritti fondamentali di ogni cittadino. «Ridurre e gestire i rischi legati alla salute è l obiettivo 3 dell Agenda 2030, perché l educazione all attività e al benessere aiuta non solo a migliorare il rapporto con se stessi, ma contribuisce allo sviluppo sostenibile della collettività, accrescendo la sensibilità per l armonia, intensificando il rispetto per il proprio corpo e per quello degli altri. GUIDA ALLA LETTURA Determinazione senza competizione 548 La nostra idea di sport, amplificata anche dai media, enfatizza la competizione tra gli avversari: quando pensiamo a un attività sportiva ragioniamo molto spesso da tifosi, in termini di vittorie o di sconfitte, di punteggi, di graduatorie e di classifiche. Da una parte non sorprende: la rivalità dà sapore al confronto e accende gli animi di atleti e spettatori; dall altra, però, l eccessiva spettacolarizzazione del successo rischia di ridurre la ricchezza dell agonismo, il cui valore è ben più grande di un primo posto, di una medaglia o di una coppa, per quanto prestigiosi. Lo spiega bene Murakami, che insiste sulla sua scarsa competitività e sulla sua insofferenza per le diverse forme di lotta (r. 18) rappresentate dalle gare e dalle partite. Per lui non sono prioritari né la vittoria ottenuta ai danni dell avversario né il pubblico riconoscimento di un risultato eccezionale: più dei trionfi contano, a suo giudizio, la continuità e la determinazione dell allenamento quotidiano. Gara dopo gara, s impegna a battere se stesso, provando sempre a migliorare la propria prestazione. un costante lavoro su di sé che, anche quando non riesce, non comporta scoramento: ogni singola corsa contribuisce a

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Narrativa