Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 6 La narrativa storica 80 85 90 95 100 L Abate fissò Guglielmo per un attimo, serio in volto: «Certo non dorme in cucina , disse bruscamente. E affrettò il passo. «Bene bene , mi sussurrò Guglielmo, «dunque esiste un altra entrata, ma noi non la dobbiamo conoscere . Io sorrisi tutto fiero della sua deduzione, ed egli mi rimbrottò: «E non ridere. Hai visto che entro queste mura il riso non gode di buona reputazione .31 Entrammo nel coro. Una sola lampada ardeva, su un robusto tripode32 di bronzo, alto come due uomini. I monaci si posero negli stalli33 in silenzio, mentre il lettore leggeva un passaggio di una omelia di san Gregorio.34 Poi l Abate fece un segno e il cantore intonò Tu autem Domine miserere nobis.35 L Abate rispose Adjutorium nostrum in nomine Domini36 e tutti fecero coro con Qui fecit coelum et terram.37 Quindi iniziò il canto dei salmi: Quando invoco rispondimi o Dio della mia giustizia; Ti ringrazierò Signore con tutto il mio cuore; Su benedite il Signore, servi tutti del Signore.38 Noi non ci eravamo posti negli stalli, e ci eravamo ritratti nella navata principale.39 Fu di lì che scorgemmo improvvisamente Malachia emergere dal buio di una cappella laterale. «Tieni d occhio quel punto , mi disse Guglielmo. «Potrebbe esserci un passaggio che porta all Edificio . «Sotto il cimitero? . «E perché no? Anzi, ripensandoci, ci dovrà essere da qualche parte un ossario,40 è impossibile che da secoli seppelliscano tutti i monaci in quel lembo41 di terra . Umberto Eco, Il nome della rosa, Bompiani, Milano 2004 31. «E non ridere... non gode di buona reputazione : Guglielmo si riferisce a Jorge da Burgos, il monaco cieco che in precedenza ha espresso più volte la sua intolleranza verso il riso. 32. tripode: sostegno a tre piedi. 33. stalli: ampi sedili in legno disposti in due file speculari, lungo le pareti del coro. 34. san Gregorio: importante Dottore della Chiesa. COME CONTINUA 410 35. Tu autem Domine miserere nobis: Tu pure, Signore, abbi pietà di noi. 36. Adjutorium... Domini: il nostro aiuto è nel nome del Signore. 37. Qui fecit coelum et terram: che ha fatto cielo e terra. 38. Quando invoco... tutti del Signore: incipit di tre salmi, recitati dai monaci nella compieta. 39. navata principale: elemento architettoni- co delle chiese che si sviluppa dall ingresso dell edificio fino alla zona che ospita l altare. 40. ossario: ambiente in cui sono conservate le ossa dei defunti, dopo la riesumazione. Può essere annesso a un edificio più grande (per esempio, a un cimitero o a una chiesa), oppure costituire una struttura autonoma. 41. lembo: striscia. Adso e Guglielmo si coricano e, verso le tre di notte, si svegliano per la preghiera del mattino, e i monaci, dopo essersi impegnati in varie attività, tornano nel coro per la recita delle laudi. Mentre il novizio è impegnato nel canto e assorto in una specie di rapimento mistico, tre porcari irrompono nella basilica, portando un orribile notizia: il cadavere di un altro monaco è stato trovato con la testa infilata nel grande vaso usato per conservare il sangue dei maiali. Il corpo viene estratto e identificato: è Venanzio, un traduttore dal greco, anch egli legato, come la prima vittima, ai misteri della biblioteca. Guglielmo si mette subito al lavoro, muovendosi sulla scena del crimine come un vero professionista: raccoglie le prove, interroga i presenti, esamina il corpo per risalire alle cause del decesso. Ma la serie di misteriosi delitti non si ferma, e l arrivo delle due delegazioni di religiosi per la discussione sulle ricchezze materiali della Chiesa complica ulteriormente il quadro. Adso e Guglielmo, tuttavia, non si danno per vinti, e giungono, indizio dopo indizio, a una sconcertante verità.

Specchi incantati - volume A
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Narrativa