Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 6 La narrativa storica 105 110 115 120 125 130 135 140 «Basta! , ripeterono gli altri, dai parapetti. Quegli che era senz armi mi parve un cappellano.27 «Basta! bravi soldati. Non fatevi ammazzare così . Noi ci fermammo, un istante. Noi non sparavamo, essi non sparavano. Quegli che sembrava un cappellano, si curvava talmente verso di noi, che, se io avessi teso il braccio, sarei riuscito a toccarlo. Egli aveva gli occhi fissi su di noi. Anch io lo guardai. Dalla nostra trincea, una voce aspra si levò: «Avanti! soldati della mia gloriosa divisione. Avanti! Avanti, contro il nemico! . Era il generale Leone. Il tenente Avellini era a qualche metro da me. Ci guardammo l un l altro. Egli disse: «Andiamo avanti . Io ripetei: «Andiamo avanti . Io non avevo la pistola in pugno, ma il bastone da montagna. Non mi venne in mente d impugnare la pistola. Lanciai il bastone contro gli austriaci. Qualcuno lo raccolse per aria. Avellini aveva la pistola in mano. Egli si fece avanti, cercando di passare su un tronco rovesciato sopra i reticolati28 intatti. Era il tronco d un abete che, schiantato da una granata, s era abbattuto sui fili di ferro. Egli vi era montato sopra e procedeva con difficoltà, come su una passerella. Sparò un colpo di pistola e gridò ai soldati: «Ma sparate dunque! Fuoco! . Qualche soldato sparò. «Avanti! Avanti! , urlava il generale. Avellini camminava sul tronco e faceva degli sforzi per mantenere l equilibrio. Dietro di lui, due soldati si reggevano a stento. Io ero arrivato a una difesa di reticolati in cui mi sembrò si potesse passare. Attraverso i fili, infatti, v era un passaggio stretto. Io l infilai. Ma, fatto qualche passo, trovai lo sbarramento d un cavallo di frisia.29 Era impossibile continuare. Mi voltai e vidi soldati della 10ª che mi seguivano. Rimasi lì, inchiodato. Dalle trincee, nessuno sparava. In una ampia feritoia, di fronte, scorsi la testa d un soldato. Egli mi guardava. Io non ne vidi che gli occhi. Vidi solo gli occhi. E mi sembrò ch egli non avesse che occhi, talmente mi parvero grandi. Lentamente, io feci dei passi indietro, senza voltarmi, sempre sotto lo sguardo di quei grandi occhi. Allora io pensai: gli occhi di un bue. Mi svincolai dai reticolati e mi diressi contro Avellini. Sul tronco v era già un gruppo di soldati in piedi, aggrappati fra di loro. Mentre io mi avvicinavo al tronco, dalla trincea nemica, una voce di comando gridò alta, in tedesco: 27. cappellano: si intende un cappellano militare, cioè un sacerdote addetto a prestare servizio religioso nell esercito. 28. reticolati: strutture di difesa usate sui 394 campi di battaglia; consistono in matasse di filo di ferro spinato variamente intrecciate e ammassate, spesso sostenute da paletti di legno. 29. cavallo di frisia: cavalletto di legno avvolto dal filo spinato, utilizzato come difesa accessoria nelle fortificazioni.

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Narrativa