Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 5 La narrativa sociale 50 rr. 52-54 In poche righe il narratore concentra una serie di efficaci figure retoriche (anafore, similitudini, enumerazioni) 55 assemblate all interno di una sintassi nominale. es. 4-5 60 65 70 75 80 85 della costa. La merce dal porto deve uscire subito. Tutto avviene talmente velocemente che mentre si sta svolgendo, scompare. Come se nulla fosse avvenuto, come se tutto fosse stato solo un gesto. Un viaggio inesistente, un approdo falso, una nave fantasma, un carico evanescente. Come se non ci fosse mai stato. Un evaporazione. La merce deve arrivare nelle mani del compratore senza lasciare la bava11 del percorso, deve arrivare nel suo magazzino, subito, presto, prima che il tempo possa iniziare, il tempo che potrebbe consentire un controllo. Quintali di merce si muovono come fossero un pacco contrassegno che viene recapitato a mano dal postino a domicilio. Nel porto di Napoli, nei suoi 1.336.000 metri quadri per 11,5 chilometri, il tempo ha dilatazioni uniche. Ciò che fuori riuscirebbe a essere compiuto in un ora, nel porto di Napoli sembra accadere in poco più d un minuto. La lentezza proverbiale che nell immaginario rende lentissimo ogni gesto di un napoletano qui è cassata, smentita, negata. La dogana attiva il proprio controllo in una dimensione temporale che le merci cinesi sforano. Spietatamente veloci. Qui ogni minuto sembra ammazzato. Una strage di minuti, un massacro di secondi rapiti dalle documentazioni, rincorsi dagli acceleratori dei camion, spinti dalle gru, accompagnati dai muletti12 che scompongono le interiora dei container. [...] Il porto è staccato dalla città. Un apPAROLA DI Infetta Infetto deriva dal pendice infetta mai degenerata latino infectus, participio in peritonite,13 sempre conservapassato di inficere che, prima di assumere il significato di inquinare, ta nell addome della costa. Ci sono avvelenare , riguardava l antica arte della tintoria, indicando proprio l azione parti desertiche rinchiuse tra l acdel tingere . Dal mondo dei colori, infetto qua e la terra, ma che sembrano non è poi passato a designare chi è colpito da infezione, ciò che porta germi contagiosi appartenere né al mare né alla terra. o che è inquinato. Infetto è anche chi Un anfibio di terra, una metamorfosi è contaminato moralmente, quindi è vizioso. Molto pericolosi, anche se non per gli umani, marina. Terriccio e spazzatura, anni sono i file infetti, documenti elettronici di rimasugli portati a riva dalle macolpiti da virus informatici. ree hanno creato una nuova formazione. Le navi scaricano le loro latrine,14 puliscono stive lasciando colare la schiuma gialla in acqua, i motoscafi e i panfili spurgano motori e rassettano raccogliendo tutto nella pattumiera marina. E tutto si raccoglie sulla costa, prima come massa molliccia e poi crosta dura. Il sole accende il miraggio di mostrare un mare fatto d acqua. In realtà la superficie del golfo somiglia alla lucentezza dei sacchetti della spazzatura. Quelli neri. E piuttosto che d acqua, il mare del golfo sembra un enorme vasca di percolato.15 La banchina con migliaia di container multicolori pare un limite invalicabile. Napoli è circoscritta da muraglie di merci. Mura che non 11. la bava: la traccia. 12. muletti: carrelli elevatori, utilizzati per il carico delle merci. 13. peritonite: pericolosa infiammazione del 354 peritoneo, la membrana che riveste le pareti interne dell addome e sostiene gli organi in esso contenuti. 14. latrine: gli impianti igienici di bordo. 15. percolato: liquido contaminato derivante dall infiltrazione dell acqua in una discarica.

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Narrativa