Specchi incantati - volume A

Il mondo fra le righe 15 20 25 r. 26 La sintassi nominale è un utile artificio per accrescere l impatto emotivo del testo, che non viene complicato con un eccessiva articolazione concettuale. es. 3-4 r. 32 La metafora crea nel lettore l immagine viva della situazione descritta. es. 5 30 35 40 45 nere una percentuale dal salario, in cambio avevano garantito un viaggio di ritorno, una volta morti. Uno spazio in un container e un buco in qualche pezzo di terra cinese. Quando il gruista4 del porto mi raccontò la cosa, si mise le mani in faccia e continuava a guardarmi attraverso lo spazio tra le dita. Come se quella maschera di mani gli concedesse più coraggio per raccontare. Aveva visto cadere corpi e non aveva avuto bisogno neanche di lanciare l allarme, di avvertire qualcuno. Aveva soltanto fatto toccare terra al container, e decine di persone comparse dal nulla avevano rimesso dentro tutti e con una pompa ripulito i resti. Era così che andavano le cose. Non riusciva ancora a crederci, sperava fosse un allucinazione dovuta agli eccessivi straordinari.5 Chiuse le dita coprendosi completamente il volto e continuò a parlare piagnucolando, ma non riuscivo più a capirlo. Tutto quello che esiste passa di qui. Qui dal porto di Napoli. Non v è manufatto, stoffa, pezzo di plastica, giocattolo, martello, scarpa, cacciavite, bullone, videogioco, giacca, pantalone, trapano, orologio che non passi per il porto. Il porto di Napoli è una ferita. Larga. Punto finale dei viaggi interminabili delle merci. Le navi arrivano, si immettono nel golfo avvicinandosi alla darsena come cuccioli a mammelle, solo che loro non devono succhiare, ma al contrario essere munte. Il porto di Napoli è il buco nel mappamondo da dove esce quello che si produce in Cina, Estremo Oriente come ancora i cronisti si divertono a definirlo. Estremo. Lontanissimo. Quasi inimmaginabile. Chiudendo gli occhi appaiono kimono,6 la barba di Marco Polo e un calcio a mezz aria di Bruce Lee.7 In realtà quest Oriente è allacciato al porto di Napoli come nessun altro luogo. Qui l Oriente non ha nulla di estremo. Il vicinissimo Oriente, il minimo Oriente dovrebbe esser definito. Tutto quello che si produce in Cina viene sversato qui. Come un secchiello pieno d acqua girato in una buca di sabbia che con il solo suo rovesciarsi erode ancor di più, allarga, scende in profondità. Il solo porto di Napoli movimenta il 20 per cento del valore dell import tessile dalla Cina, ma oltre il 70 per cento della quantità del prodotto passa di qui.8 una stranezza complicata da comprendere, però le merci portano con sé magie rare, riescono a essere non essendoci, ad arrivare pur non giungendo mai, a essere costose al cliente pur essendo scadenti, a risultare di poco valore al fisco pur essendo preziose. Il fatto è che il tessile ha parecchie categorie merceologiche,9 e basta un tratto di penna sulla bolletta d accompagnamento per abbattere radicalmente i costi e l IVA.10 Nel silenzio del buco nero del porto la struttura molecolare delle cose sembra scomporsi, per poi riaggregarsi una volta uscita dal perimetro 4. gruista: operaio addetto al funzionamento della gru. 5. agli eccessivi straordinari: al troppo la voro. 6. kimono: vestito tradizionale giapponese. Il termine qui designa gli abiti orientali in ge nere. 7. Bruce Lee: attore americano, originario di Hong Kong (19401973), protagonista di mol te pellicole di successo in cui sfoggiava la sua abilità nelle arti marziali cinesi. 8. 20 per cento... qui: lo scarto fra le percen tuali è determinato dal nero , cioè dalle merci effettivamente giunte ma non registrate in do gana e dunque sfuggite al dazio. 9. categorie merceologiche: le varie merci vengono ripartite in categorie soggette a di verso trattamento fiscale. 10. IVA: imposta sul valore aggiunto. 353

Specchi incantati - volume A
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Narrativa