Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 5 La narrativa sociale 105 110 115 120 125 130 rr. 131-132 Con un balzo temporale in avanti, ritroviamo la protagonista nella condizione di madre di un bambino. 135 es. 7 140 Lo sposo caricò in fretta i suoi stracci, la fece sedere sul molle e tornarono. La mattina dopo, il panettiere di Murazzano, che si levava sempre il primo di tutto il paese, uscito in strada a veder com era il cielo di quel nuovo giorno, trovò Catinina seduta sul selciato e con le spalle contro il muro tiepido del suo forno. «Ma sei Catinina? Sei proprio Catinina. E cosa fai lì, a quest ora della mattina? . Lei gli scrollò le spalle. «Cosa fai lì, Catinina? E non scrollarmi le spalle. Perché non sei col tuo uomo? . «Me no di sicuro! . «Perché te no? . Allora Catinina alzò la voce. «Io non ci voglio più stare con quello là che mi dà del voi! . «Ma come non ci vuoi più stare? Invece devi stargli insieme, e per sempre. la legge . «Che legge? . «O Madonna bella e buona, la legge del matrimonio! . Catinina scrollò un altra volta le spalle, ma capiva anche lei che scrollar le spalle non bastava più, e allora disse: «Io non ci voglio più stare con quello là che mi dà sempre del voi. E poi che casa mi ha preparata che io c entrassi da sposa? Una casa senza lume a petrolio e senza il poggiolo! .37 L uomo sospirò, la fece entrare nel suo forno, disse piano al suo garzone: «Attento che non scappi, ma non beneficiartene38 altrimenti il mestiere vai a impararlo da un altra parte , e uscì. Quando tornò, c era con lui l uomo di Catinina. Col panettiere testimone, le promise il lume a petrolio per subito e di farle il poggiolo, tempo sei mesi. Catinina il lume a petrolio l ebbe subito, e poi anche il poggiolo, ma dopo un anno buono, che lei aveva già un bambino sulle braccia. Perché Catinina non era la donna che per aver la grazia dei figli deve andarsi a sedere sulla santa pietra alla Madonna del Deserto e pregare tanto.39 Questo primo figlio, dei nove che ne comprò40 nella sua stagione, l addormentava alla meglio in una cesta e poi subito correva sotto l ala a giocare a tocco e spanna con quei maschi di prima. Dopo un po il bambino si svegliava e strillava da farsi saltare tutte le vene, finché una vicina si faceva41 sull uscio e urlava a Catinina: «O disgraziata, non senti la tua creatura che piange? Vieni a cunarlo,42 o mezza zingara! . «Lasciatemi solo più giocare questa bilia! . Beppe Fenoglio, La sposa bambina, in Un giorno di fuoco, Einaudi, Torino 2011 37. poggiolo: balcone. 38. beneficiartene: approfittartene. 39. non era la donna... pregare tanto: non aveva bisogno di recarsi in pellegrinaggio per 346 chiedere la grazia di restare incinta. Il santua rio di Nostra Signora del Deserto sorge a Mil lesimo, nell entroterra di Savona. 40. ne comprò: ne partorì. 41. si faceva: si affacciava. 42. cunarlo: cullarlo.

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Narrativa