Specchi incantati - volume A

Il mondo fra le righe 70 75 80 85 90 95 100 «Che bestione , diceva Catinina PAROLA DI Galante Quando del mare, «che bestione! . le fanciulle si conquistavano alla fine di una corte serrata, Tutte le volte che pascolava le era doveroso mostrarsi galanti, usare pecore degli altri in qualche prato cioè modi gentili, cavallereschi, anche un po cerimoniosi. Oggi forse sotto la strada del mare e sentiva gli strumenti di seduzione sono altri, d un tratto sonagliere,29 si arrampima non sarebbe male rispolverare una parola e un comportamento così desueti. cava sempre sull orlo della strada e Essere galanti non vuol dire fare il baciamano e l inchino: per essere da lì guardava venire, passare e longalanti bastano delicatezza ed educazione. tanarsi i carrettieri e le loro bestie Qualità che non passano di moda. in cammino verso il mare con grandi carichi di vino e di farine. Qualche volta li vedeva anche al ritorno, coi carri adesso pieni di vetri di Carcare e di Altare e di stoviglie d Albisola,30 e si appostava per fissare i carrettieri negli occhi, se ritenevano31 l immagine del mare. Ora se lo stava godendo da due passi il mare, ma lo sposo le calò una mano sulla spalla e si fece accompagnare a stallare la bestia.32 Ma poi le fece vedere un po di porto e poi prendere un caffellatte con le paste di meliga.33 Dopodiché andarono a trovare un parente di lui. Questo parente stava dalla parte di Savona verso il monte e a Catinina rincresceva il sangue del cuore34 distanziarsi dal mare fino a non avercene nemmeno più una goccia sotto gli occhi. Ce ne volle, ma alla fine trovarono quel parente. Era un uomo vecchiotto ma ancora galante, e quando si vide alla porta i due ragazzi sposati fece subito venire vino bianco e paste alla crema ed anche dei vicini, ridicoli come lui. Mangiarono, bevettero e cantarono. Catinina in quel buonumore prese a snodarsi35 e a rider di gola e ad ammiccare come una donna fatta,36 e teneva bene testa al parente galante ed ai suoi soci; lo sposo le era uscito di mente ed anche dagli occhi, non lo vedeva, seduto immobile, che pativa a bocca stretta e col bicchiere sempre pieno posato in terra fra i due piedi. Quando si ritirarono per la notte in una stanza trovata dal parente, allora riempì di schiaffi la faccia a Catinina. E nient altro, tanto Catinina non era ancora sviluppata. Al mattino Catinina aveva per tutto il viso delle macchie gialle con un ombra di nero, lo sposo venne a sfiorargliele con le dita e poi scoppiò a piangere. Proprio niente disse o fece Catinina per sollevarlo, gli disse solo che voleva tornare a Murazzano. E sì che si sarebbe fermata un altro giorno tanto volentieri per via di quel parente così ridicolo, ma ora sapeva cosa le costava il buonumore, e poi il mare le diceva molto meno. 29. sonagliere: striscia di cuoio provvista di sonagli, posta al collo delle bestie da soma. 30. Carcare... Altare... Albisola: paesi li guri. 31. ritenevano: conservavano. 32. stallare la bestia: mettere al riparo la mula. 33. paste di meliga: dolci a base di farina di mais. 34. rincresceva il sangue del cuore: dispia ceva molto. 35. snodarsi: sciogliersi. 36. ammiccare come una donna fatta: at tirare l interesse come una donna esperta. 345

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Narrativa