Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 5 La narrativa sociale COME CONTINUA Nella pensione della signora Vauquer vivono i principali personaggi del romanzo, come l ambiguo Vautrin e la tenera Victorine, innamorata di un altro ospite, Eugène de Rastignac, uno studente universitario povero ma deciso a farsi strada nella turbolenta vita cittadina. C è anche il vecchio papà Goriot, che dà il titolo al romanzo, il quale ha dilapidato una fortuna accumulata nei commerci per la felicità delle glie, che continuano a bussare alla sua porta per sottrargli anche gli ultimi risparmi. Le vite di questi coinquilini sono destinate a incrociarsi, componendo un dramma coinvolgente, che ha fatto versare lacrime a milioni di lettori di ogni epoca e luogo: a differenza di quanto scrive Balzac, evidentemente, i particolari di questa vicenda piena d osservazioni e di colori locali possono essere apprezzati ben oltre le alture di Montmartre. SPECCHI di CARTA A ben pochi, nel mondo reale, verrebbe voglia di mettere piede nella squallida pensione gestita dalla signora Vauquer. Invece i lettori continuano a entrarci con entusiasmo da quasi due secoli. Come si spiega? Che cos ha di attraente questo tugurio dall aria viziata? I personaggi che ci abitano, la vita che ora li abbraccia ora li stritola, in una Parigi dove vicoli bui e miserabili si alternano a sale da ballo sfarzose. In queste prime pagine il narratore sta preparando lo scenario dei drammi umani che racconterà con instancabile fervore. Per ora si limita a una precisa descrizione d ambiente, un pezzo Una pensione borghese, 1840, illustrazione da Papà Goriot. 318 di bravura dove già si riconosce il suo obiettivo: trattare in modo serio, e persino tragico, esistenze comuni, sepolte nelle viscere di una grande città. Come ha notato il critico Erich Auerbach, Balzac (insieme a Stendhal) è il fondatore del Realismo moderno. Sul palcoscenico del romanzo salgono uomini come noi: non si tratta più di ammirare la virtù di eroi straordinari, ma di proiettare le gioie e i dolori che ci agitano in personaggi normali, a volte mediocri, o vigliacchi. In Papà Goriot tutto è così vero, che ognuno può riconoscerne gli elementi presso di sé, forse nel suo stesso cuore (rr. 39-40).

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Narrativa