Specchi incantati - volume A

Ridi ridi 15 rr. 16-26 Le miracolose risorse del luogo evocato da Maso chiariscono al lettore avveduto, ma non a Calandrino, la natura e le caratteristiche di questo ambiente. es. 7 20 25 30 35 40 rr. 40-41 L evocazione di luoghi reali, designati con grande precisione, accresce la verosimiglianza del racconto di Maso. es. 7 45 50 a dir cose meravigliose sul potere dello smeraldo e del rubino. Calandrino, che orecchiava, si avvicinò ai due. «Disturbo? , chiese. «Affatto , rispose Maso. E andò avanti coi suoi discorsi. «Ma dove si trovano codeste pietre? , domandò a un certo punto il pittore. «A Berlinzone, terra dei baschi, in una contrada chiamata Bengodi, dove si legano le vigne con le salsicce e si compra un oca con due denari . «Che posto! , esclamò Calandrino. «Non solo , gli disse Maso. «Nel paese di Bengodi si trova una montagna di formaggio parmigiano grattugiato, in cima alla quale c è gente che da mattina a sera non fa altro che cuocere gnocchi e ravioli in brodo di capponi .1 «Per mangiarli? , chiese Calandrino. «No. Quando sono cotti, li buttano giù lungo i fianchi della montagna e chi più ne piglia più ne porta via o, se vuole, se ne ciba. Quando uno ha sete, non ha che da attingere in un fiumicello di vino prelibato che scorre ai piedi della montagna di formaggio . «Che paese! , diceva Calandrino. «Ma dimmi, di tutti quei capponi cotti, cosa se ne fanno? . «Cosa se ne fanno? Se li mangiano i baschi , gli rispose Maso. «Ma tu, ci sei mai stato in questo posto? . «Vi sono stato una volta come mille . «E quante miglia è distante? . «Più di millanta2 che tutta notte canta . «Allora è più lontano degli Abruzzi? . «Altro che gli Abruzzi! . « troppo distante per me , concluse Calandrino. «Ma se fosse un po più vicino, ti assicuro che almeno una volta verrei con te per veder ruzzolare3 quei ravioli e farmene una scorpacciata. Ma dimmi, benedetto uomo, qui da noi, se ne trovano di quelle pietre di cui parlavi? . «Ce n è di due tipi , gli rispose Maso, «ma sono molto rare. L una, sono i macigni di Settignano e di Monte Morello,4 coi quali si fanno le macine. una pietra che i baschi apprezzano molto più degli smeraldi, perché ne hanno poca, mentre noi non sappiamo che farcene. Loro invece, guarda un po come è mai fatto il mondo, hanno gli smeraldi a mucchi così grandi nelle campagne, che se ne servono per ghiaia nei giardini. Se gli potessimo portare un po di macine ai baschi, legate come vogliono loro, chissà gli smeraldi che ci darebbero . «E come le vogliono legate? , s informò Calandrino. «Infilate in una corda come anelli, ma prima di venir forate al centro . Calandrino restò un poco pensoso, poi chiese: «E qual è l altra pietra che si trova dalle nostre parti? . 1. capponi: galletti castrati perché ingrassino meglio e più velocemente. 2. millanta: alterazione scherzosa di mille , usata per indicare un enorme quantità. 3. ruzzolare: cadere. 4. Settignano... Monte Morello: località nei pressi di Firenze. 257

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Narrativa