6. I TESTI ARGOMENTATIVI

6 | I TESTI ARGOMENTATIVI

Scopri la grammatica!

Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.

PERCHÉ PER PRENDERE LA MIRA SI CHIUDE UN OCCHIO?
Hai un occhio chiuso ma ci vedi benissimo…
Scopriamo insieme perché, per prendere la mira, chiudiamo un occhio. Tu quale occhio chiudi per lanciare le freccette?
Ma se dobbiamo prendere la mira, perché chiudiamo un occhio? Due non è meglio di uno?
La spiegazione risiede nel complesso funzionamento del nostro corpo!

VISTA E OCCHI “DOMINANTI”
L’occhio destro e quello sinistro mandano al nostro cervello due immagini leggermente differenti. Noi, naturalmente, non ce ne accorgiamo e non vediamo due immagini sdoppiate, bensì un’unica immagine.
Infatti il cervello sfrutta la distanza tra un occhio e l’altro per costruire un’immagine vera della realtà, ossia un’immagine in 3D, ottenuta fondendo l’immagine dell’occhio destro e sinistro in un’unica immagine tridimensionale.
I due organi vedono però in modo diverso: il cosiddetto occhio dominante (di solito il destro, se non si è mancini) “punta” gli oggetti e comanda la visione, l’altro, invece, completa il campo visivo dandogli profondità.
Solo l’occhio destro, dunque, è allineato con gli oggetti che guardiamo: ed ecco perché conviene prendere la mira con quello, chiudendo il sinistro per non avere elementi di disturbo.

COME SCOPRIRE IL NOSTRO OCCHIO DOMINANTE?
Fate così: con il braccio teso alzate l’indice di fronte a un oggetto distante almeno un paio di metri. Poi, senza muovere il dito, chiudete prima un occhio e poi l’altro: l’occhio dominante mantiene l’allineamento, con l’altro occhio aperto, l’oggetto si sposta di lato.

(Adattato da focusjunior.it)

  • Qual è lo scopo del testo?
  • A una prima lettura, il testo sembrerebbe essere di tipo informativo, perché contiene molte informazioni. Eppure differisce molto dal testo studiato nel capitolo 4. Perché?
  • Nel testo si distinguono diverse sezioni: riesci a individuarle?
  • Nel testo ci sono varie domande: perché?

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       Lo scopo dei testi argomentativi

Il testo che hai appena letto intende fornire spiegazioni su un fenomeno: quello della chiusura di un occhio prima di prendere la mira. Per arrivare alla spiegazione conclusiva vengono portate varie prove per convincerti del fatto che:

1. i due occhi non vedono allo stesso modo ma hanno funzioni diverse;

2. per prendere una mira migliore è meglio chiudere un occhio.


Il testo argomentativo ha lo scopo di convincere il ricevente ad accettare ed eventualmente fare propria un’opinione o una posizione ideologica; oppure a compiere, o a non compiere, un’azione.


Tipici testi argomentativi sono i saggi e gli articoli scientifici, tesi e tesine, teoremi, articoli giornalistici di commento, recensioni, dimostrazioni di vario genere, arringhe legali, discorsi politici, pubblicità.


Anche nella vita di tutti i giorni, quando per esempio cerchi di discolparti da qualche accusa, o quando difendi una tua idea, stai in realtà producendo un testo argomentativo.


Nei testi argomentativi il pensiero rigoroso, la chiarezza dei rapporti logici (e dunque l’uso corretto di connettivi e segnali discorsivi) e la coerenza sono più importanti che in altri tipi di testo: proprio sul rigore logico, infatti, si basa l’efficacia di un testo argomentativo.

       Come sono scritti

Il testo argomentativo viene tipicamente organizzato secondo il seguente schema:



Lo schema può variare e saltare alcuni passaggi, sebbene gli elementi fondamentali dell’ipotesi (o antitesi, se si tratta di un’ipotesi contraria a quanto si intende dimostrare), degli argomenti a favore dell’ipotesi o contro l’antitesi e della conclusione siano quasi sempre ben riconoscibili.


Vediamo come lo schema si realizza nell’articolo di focusjunior.it:


Premessa e ipotesi: Hai un occhio chiuso ma ci vedi benissimo... Scopriamo insieme perché, per prendere la mira, chiudiamo un occhio.


Antitesi: Ma se dobbiamo prendere la mira, perché chiudiamo un occhio? Due non è meglio di uno?…


Confutazione dell’antitesi attraverso vari argomenti: L’occhio destro e quello sinistro mandano al nostro cervello due immagini leggermente differenti…


Tesi e conclusione: … ecco perché conviene prendere la mira con quello, chiudendo il sinistro per non avere elementi di disturbo.


Gli elementi linguistici tipici del testo argomentativo sono i seguenti:

  • la frequente struttura a domanda e risposta (per esempio, domanda: COME SCOPRIRE IL NOSTRO OCCHIO DOMINANTE?, risposta: Fate così);
  • i connettivi di tipo avversativo (ma, però, mentre, invece, tuttavia), ipotetico (se, qualora), concessivo (benché, anche se), causale (perché, poiché, visto che), conclusivo (dunque, quindi, pertanto) ed esplicativo (infatti, cioè), ovvero tutti quei connettivi che esprimono rapporti logici di causa ed effetto, premessa e conseguenza, che consentono di costruire ipotesi e controipotesi, di contrapporsi alle ipotesi altrui ecc.;
  • la presenza di citazioni, note e riferimenti bibliografici a sostegno degli argomenti;
  • l’indicativo presente, perché le dimostrazioni e le persuasioni hanno luogo qui e ora.

 >> pagina 118 

Fissa i concetti

I testi argomentativi, come i teoremi, i discorsi politici, le pubblicità, hanno lo scopo di convincere il ricevente ad accettare una tesi.

Sono scritti al presente e sono organizzati secondo questo schema: premessa, ipotesi, antitesi, tesi e conclusione.

In pratica

                      1  Tra gli elementi in elenco sottolinea solo quelli che fanno parte dello schema di un testo argomentativo.

descrizione antitesi conclusione narrazione premessa tesi prescrizione argomenti ipotesi regolamento confutazione dell’antitesi

                      2  Leggi il seguente testo e completa lo schema con le informazioni richieste.


I rifiuti plastici inquinano gran parte degli ambienti naturali. Alcuni studi stimano che negli oceani ci siano fino a 150 tonnellate di plastica e che, se l’andamento della produzione proseguirà nella maniera attuale, la plastica potrebbe raggiungere i 34 miliardi di tonnellate nel 2050 di cui almeno 12 tonnellate costituirebbero rifiuti sparsi in tutti gli ambienti. Queste cifre lasciano intuire quanto sia fondamentale il riciclo degli oggetti in plastica per diminuire la produzione di questo materiale.

(letsdoititaly.org)


Tema

                                                         

Premessa

 

Ipotesi

 

                      3  Sviluppa l’argomentazione iniziata nel testo dell’esercizio 2 aggiungendo almeno 2 argomenti a favore dell’ipotesi, un’antitesi, la sua confutazione, e la tesi finale.

La Grammatica Treccani - volume B
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Lessico, semantica, testualità, comunicazione