Il Maraschini-Palma - volume 3

ggere gere di ge Le orbite dei pianeti Il quadro di Cristiano Banti (1824-1904), qui riprodotto, è una storica immagine di Galileo Galilei (1564-1642) davanti all Inquisizione nel 1633. In questi anni, infatti, le nuove teorie copernicane, che consideravano il Sole al centro dell universo e non la Terra, erano state bandite e con loro anche Galileo suo sostenitore. La sentenza di questo processo così recita: «Diciamo, sententiamo, pronuntiamo che tu, Galileo, per le cose dedotte in processo e da te confessate come sopra ti sei reso a questo Officio vehementemente sospetto d heresia, cioè d haver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e divine Scritture, ch il Sole sia centro della Terra e che non si muova da oriente ad occidente, e che la Terra si muova e non sia il centro del mondo, e che si possa tener e difendere come probabile un opinione dopo esser stata dichiarata e diffinita per contraria alla S. Scrittura . [C. Banti, Galileo davanti all Inquisizione, 1857, collezione privata, Milano] Approfondisci Proemio dal Dialogo sopra i due massimi sistemi La proibizione di trattare del moto della Terra sarà tolta nel 1757; la revisione del processo a Galileo sarà annunciata da Paolo VI nel 1968. Ti proponiamo negli Approfondimenti online il proemio che Galileo concordò col Maestro del Sacro Palazzo, Nicolò Riccardi: non è dato stabilire quali parti siano di Galileo e quali, invece, siano le aggiunte del Riccardi. La vicenda di questa opera e il suo legame con la scoperta della non circolarità delle orbite dei pianeti è così riportata da due matematici contemporanei, Franco Conti ed Enrico Giusti, in un saggio pubblicato nel catalogo della mostra di matematica Oltre il compasso (1993). U n problema, di cui le sezioni coniche hanno costituito la chiave per giungere a una soluzione, è quello delle orbite dei pianeti. Gli antichi avevano immaginato un sistema in cui la Terra era al centro dell universo, con il Sole, la Luna e i cinque pianeti conosciuti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) che le ruotavano intorno. In questo sistema, le orbite circolari non possono accordarsi con le osservazioni, per cui si era escogitato un sistema di epicicli, cioè di cerchi ruotanti sopra altri cerchi, con i quali si riusciva a prevedere i moti celesti con buona approssimazione. L introduzione del sistema copernicano, con il Sole al centro del mondo e la Terra e i pianeti ruotanti in orbite circolari, non aveva migliorato di molto la descrizione dei fenomeni, che richiedevano ancora la considerazione degli epicicli, al punto che i vantaggi astronomici derivanti dall adozione del nuovo sistema non erano così forti da avere la meglio sui pregiudizi filosofici che militavano a favore del vecchio. D altra parte, ambedue le fazioni rimanevano ancorate all idea di orbite circolari, che sembrava evidente per una serie di ragioni che oggi possono aver perso la loro efficacia, ma che agli inizi del Seicento sembravano solidissime. Una di queste era l argomento di Aristotele: corpi semplici hanno movimenti semplici; ora i corpi celesti sono semplici e dunque si devono muovere dei moto più semplice possibile, dunque secondo un orbita circolare. E se anche, come Galileo, si rigettavano 484 4

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