6. I PRONOMI RELATIVI

6 | I PRONOMI RELATIVI

       La funzione del pronome relativo

Scopri la grammatica!

Leggi le frasi e poi rispondi alla domanda.

Il libro che leggi sembra molto interessante.
I libri che non hanno illustrazioni mi annoiano.

  • Quanti verbi ci sono in ciascuna frase?

Negli esempi che hai letto ci sono due verbi, dunque ciascuna frase è costituita da due proposizioni. Che cosa le tiene unite? Il pronome relativo che.


Il pronome relativo mette in relazione, cioè collega, due proposizioni sostituendo un nome originariamente presente in entrambe.


La proposizione che contiene il pronome relativo si chiama subordinata relativa [ p. 645]. Il nome a cui si riferisce il pronome relativo si chiama antecedente e si trova in una proposizione che si chiama reggente.


1.


Il libro sembra molto interessante = proposizione reggente

che leggi (cioè: leggi il libro) = subordinata relativa


2.


I libri mi annoiano = proposizione reggente

che (cioè: i libri) non hanno illustrazioni = subordinata relativa


Il pronome relativo, o meglio l’intera proposizione relativa, crea una specie di amplificazione del nome (cioè dell’antecedente), lo fa capire meglio, insomma ha un po’ la stessa funzione di un aggettivo. Nella frase 2 potresti addirittura sostituire la proposizione relativa con un aggettivo o un’altra espressione: che non hanno illustrazioni = privi di illustrazioni, senza illustrazioni.


Come hai visto negli esempi, la subordinata relativa può spezzare in due la proposizione reggente, infilandosi in mezzo a essa, proprio come fanno un aggettivo o un complemento, che possono separare il soggetto dal verbo:



Il pronome relativo si colloca di solito subito dopo l’antecedente e può svolgere nella proposizione subordinata relativa diverse funzioni sintattiche:

  • complemento oggetto: Il libro che leggi sembra molto interessante;
  • soggetto: I libri che non hanno illustrazioni mi annoiano;
  • complemento indiretto: I libri a cui ho messo la copertina sono nuovi.

Verso l'analisigrammaticale

Nelle sue molteplici funzioni, il pronome relativo può essere analizzato a “scatole cinesi”, cioè a tre diversi livelli:


Al livello dell’analisi grammaticale devi specificare il genere e il numero del pronome relativo (nel caso delle forme variabili).


Al livello dell’analisi logica devi specificare se il pronome relativo è soggetto o complemento.


Al livello dell’analisi del periodo devi scrivere che la proposizione che contiene il pronome relativo è una subordinata relativa, mentre quella che contiene l’antecedente è la proposizione reggente.

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       La forma dei pronomi relativi

Le forme variabili del pronome relativo sono:



Singolare maschile

Singolare femminile

Plurale maschile

Plurale femminile 

Soggetto o compl. oggetto

il quale

la quale

i quali

le quali

Complementi indiretti

del quale, al quale, dal quale ecc.

della quale, alla quale, dalla quale ecc.

dei quali, ai quali, dai quali ecc.

delle quali, alle quali, dalle quali ecc.


Le forme invariabili sono soltanto due:

  • che per il soggetto o il complemento oggetto (da non confondere con altri usi di che interrogativo o congiunzione: Che dici?; Credo che sia caro);
  • cui (di solito preceduto da preposizioni: di cui, a cui ecc.) per gli altri complementi.

Se il relativo svolge la funzione di un complemento preceduto da preposizione, non si possono usare i pronomi che o il quale, ma dovrai usare la forma cui preceduta da una preposizione semplice (a cui, di cui, con cui, in cui ecc.), oppure la forma quale/i preceduta da una preposizione articolata (al quale, del quale, nei quali ecc.) o da preposizione semplice più articolo (con il quale, fra i quali ecc.). Nel complemento di termine (che risponde alla domanda a chi? a che cosa?), a cui può perdere la preposizione e diventare cui.


Il pronome relativo variabile concorda in genere e numero con l’antecedente cui si riferisce, ma può avere funzione sintattica diversa da esso:


 LO SAPEVI? 
Fa’ sempre attenzione alla funzione sintattica del pronome relativo all’interno della subordinata relativa e ricorda che il pronome che può essere usato solo come soggetto o come complemento oggetto, mentre per tutti i complementi costruiti con una preposizione dovrai usare la forma cui preceduta da una preposizione semplice, oppure la forma quale preceduta da una preposizione articolata.

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 TI SFIDO  Quali delle seguenti frasi sono corrette e quali invece scorrette? Spiega perché, specificando la funzione sintattica del pronome relativo. Correggi, quindi, le frasi sbagliate. 

1. La spiaggia che siamo stati era molto bella.

2. La ragazza cui ho chiesto di uscire è molto simpatica.

3. Lui è quello con cui faccio i compiti; lei è quella che ci vado a nuoto insieme.

       Particolarità del pronome relativo

Anche se che e il quale sono equivalenti, il quale non si usa quasi mai. Nella funzione di complemento oggetto si usa soltanto che, tranne quando c’è un infinito o un gerundio, con cui il quale è obbligatorio:

 Il museo espone quadri per dipingere i quali il pittore ha impiegato sei anni.

 Questa è una regola rispettando la quale non avrai mai problemi.


La forma cui sostituisce di cui o del quale (come complemento di specificazione) quando precede il nome a cui si riferisce:

 Ti dico una cosa della cui importanza (= dell’importanza della quale) ti renderai conto immediatamente.

 È un’azione alle cui conseguenze (= alle conseguenze della quale) non hai pensato.


Che, oltre che per esprimere il soggetto e il complemento oggetto, si può usare anche per il complemento di tempo, al posto di in cui, nel quale ecc.:

 Il giorno che (= Il giorno in cui) ci siamo sentiti al telefono mi hai raccontato una strana storia.

       I pronomi relativi doppi o misti

Scopri la grammatica!

Aiuta chi porta le valige più pesanti.
Non parlo a chi non vuole ascoltarmi.

  • Anche chi è un pronome relativo: quale particolarità ha? Sapresti indicare l’antecedente cui si riferisce?

I pronomi relativi doppi o misti nascono dall’unione di un pronome dimostrativo o indefinito (quello, qualcuno ecc.) e un pronome relativo (che).

       Chi

Nelle due frasi che hai letto, non c’è alcun antecedente nella proposizione reggente: l’antecedente è un pronome indefinito sottinteso (per esempio qualcuno) o un dimostrativo sottinteso (questo, quello, colui, coloro), che in realtà fa parte dello stesso pronome relativo chi. Dunque chi = qualcuno che, oppure quello che.

Chi è invariabile, è sempre singolare e si può rivolgere solo a persone o animali, non a cose.

       Quanto

Anche quanto si comporta come chi. Quanto è un pronome relativo (variabile) che significa, al singolare, “la cosa che”; mentre al plurale (quanti, quante) può riferirsi anche a persone o animali e significa “quelli che”, “tutti quelli che” e simili:

 Ricorda quanto ti ho detto. (quanto ti ho detto = ciò che ti ho detto, la cosa che ti ho detto)

 Mi rivolgo a quante hanno firmato la petizione. (a quante = a tutte le donne che)

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       Altri pronomi doppi

Sono pronomi doppi, tutti invariabili, anche i seguenti.

  • Chiunque, “tutti quelli che”, si usa solo al singolare anche se si riferisce a molte persone:
     È benvenuto chiunque sia interessato all’incontro.

  • Dove, ove (solo nello stile formale), “il luogo in cui, nel luogo in cui”:
     Andiamo dove vuoi tu.

  • Dovunque, ovunque, “in ogni luogo in cui”:
     Verrò ovunque tu voglia andare.

  • Donde, onde, “il luogo da cui”, sono poco comuni e onde è proprio solo dello stile molto formale o burocratico. Possono essere usati anche per esprimere una causa o uno scopo:
     Questa è la città donde provengo.
     Piangi: donde si deduce che sei pentito. (causa)
     Ti avverto onde evitare equivoci. (scopo)

 LO SAPEVI? 

A volte alcuni pronomi relativi possono essere seguiti da un nome, e comportarsi dunque più come aggettivi che come pronomi:

 Ti vedo offeso, la qual cosa mi dispiace molto.
 Prendi quanti dolci (= tutti i dolci che) vuoi.


Possono avere valore di aggettivi relativi anche gli aggettivi indefiniti qualunque e qualsiasi:
 Approverò qualunque decisione (= ogni decisione che) tu prenda.
 Compra qualsiasi libro (= ogni libro che) ti piaccia.

Verso l'analisigrammaticale

Attenzione a riconoscere le diverse funzioni di quanto, chiunque, qualunque, dove, ovunque ecc. Tutte queste forme assumono il valore di pronomi relativi soltanto se collegano tra loro due proposizioni e se sostituiscono un nome. Altrimenti, hanno altri valori:

  • quanto: 1. avverbio interrogativo o esclamativo (Quanto costa?), 2. aggettivo interrogativo o esclamativo (Quanti anni hai?), 3. pronome interrogativo o esclamativo (Quanti siete!), 4. avverbio che introduce il secondo termine di paragone (Il film è tanto bello quanto lungo);
  • chiunque: pronome indefinito (Può venire chiunque);
  • dove: avverbio interrogativo (Dove vai?);
  • dovunque e ovunque, “dappertutto”: avverbi di luogo (C’è disordine ovunque).

Fissa i concetti

I pronomi relativi collegano due proposizioni sostituendo un nome presente in entrambe; possono essere variabili o invariabili.
I pronomi relativi doppi o misti sono l’unione di un pronome dimostrativo o indefinito e un pronome relativo.

 >> pagina 326 

In pratica

                      1  Sottolinea i pronomi relativi e cerchia gli antecedenti.


Era, il dopoguerra, un tempo in cui tutti pensavano d’essere dei poeti, e tutti pensavano d’essere dei politici; tutti s’immaginavano che si potesse e si dovesse anzi far poesia di tutto, dopo tanti anni in cui era sembrato che il mondo fosse ammutolito e pietrificato e la realtà era stata guardata come di là da un vetro, in una vitrea, cristallina e muta immobilità. Romanzieri e poeti avevano, negli anni del fascismo, digiunato, non essendovi intorno molte parole che fosse consentito usare; e i pochi che ancora avevano usato parole le avevano scelte con ogni cura nel magro patrimonio di briciole che ancora restava.

(N. Ginzburg, Lessico famigliare, 1963)


                      2  Indica se nelle frasi il che è un pronome relativo (P) o rappresenta un’altra parte del discorso (A).

1. Non credo che tu debba andare in giro con questo tempo. (................) 2. Il figlio di Marietta, che tu hai conosciuto molti anni fa, si è iscritto a Biotecnologie. (................) 3. Le ragazze che fanno parte della squadra nazionale di ginnastica ritmica vengono chiamate farfalle. (................) 4. Sei talmente intelligente che non riesco a capire molti dei tuoi discorsi. (................) 5. Ti chiedo solo questo: che tu riordini la camera prima che arrivino gli ospiti. (................) 6. Il televisore che hai comprato è delle dimensioni perfette per il nostro salone. (................) 7. Penso che tu debba tornare dalla sarta che ti ha fatto il vestito per farlo sistemare meglio. (................) 8. Gli amici che ho invitato alla festa pensavano che tu fossi mio fratello. (................)


                      3   ANALISI GRAMMATICALE  Fa’ l’analisi grammaticale dei relativi trovati nell’esercizio 1, specificandone anche la funzione logica.


                      4  Sottolinea, tra le due alternative, la frase in cui c’è un pronome doppio.

1. Ringraziamo chiunque voglia contribuire con una piccola donazione. / Ringraziamo chiunque. 2. Dove sei andata a mangiare? / Ecco da dove importano questa lana pregiata! 3. Ovunque tu vada, verrò con te. / Il cane ha lasciato ovunque i suoi peli. 4. Leggi quanto ti ho scritto nella mail. / Sei tanto bello quanto arrogante. 5. Rispondi a quanti ti hanno scritto. / Mi potete dire quanti siete? 6. Non credo che partecipi chiunque a questa gara. / Non credo che chiunque partecipi a questa gara abbia le stesse possibilità di vittoria.


                      5  Sostituisci, solo quando possibile, a il quale, la quale ecc. il pronome relativo che o cui preceduto da preposizione.

1. Ho finito il libro per scrivere il quale (....................) ho impiegato un anno. 2. Perché non vieni alla festa la quale (....................) è stata organizzata da mia cugina? 3. Dobbiamo pagare la quota della quale (....................) ci aveva parlato Ginevra. 4. Viola si è trasferita in una città vivendo nella quale (....................) si può avere accesso a molte iniziative culturali. 5. Ho bisogno di comprarmi una giacca la quale (....................) mi protegga dal vento di questa città. 6. Sono venuto a conoscenza di una notizia del telegiornale nel sentire la quale (....................) potreste inorridire. 7. Credo che gli stivali i quali (....................) non hanno la parte interna imbottita non siano i più adatti con questa neve. 8. Ho chiesto a una ragazza, alla quale (....................) facevo la corte da qualche settimana, di uscire con me e lei ha detto di sì.

 >> pagina 327 

                      6  Correggi nel quaderno gli errori, quando presenti, nell’uso dei relativi.

1. L’ultima volta che ti ho visto è stata tre anni fa. 2. La cosa che ho bisogno adesso è un buon sonno ristoratore. 3. Sono andata a Londra, città la quale per visitare ho speso moltissimo. 4. Fabrizio crede che la città su cui è nato sia la più bella d’Italia. 5. Il ristorante dove abbiamo mangiato non aveva un’ampia scelta di vini. 6. Gli amici per cui farei grossi sacrifici sono ben pochi. 7. L’albergo che siamo stati aveva delle stanze davvero lussuose. 8. Ho comprato delle lucine sistemando le quali otterremo un effetto davvero natalizio. 9. Sono stata in un negozio cui c’erano molte marche di cosmetici.


                      7  Riordina i righi del testo per formare un brano logico. Aiutati con i pronomi relativi. La frase iniziale è già al posto giusto.


1 E cosa siete venuto a rubare? Cosimo guardò la mela

  • che scavalcavano i muri e le siepi e saccheggiavano i frutteti, una genìa di ragazzi
  • che durò tutto un volo d’altalena, su e giù. «Ma va’! I ragazzi
  • che aveva infilzato sulla punta dello spadino, e gli venne in mente che aveva fame, che non aveva quasi toccato cibo in tavola. «Questa mela,» disse, e prese a sbucciarla con la lama dello spadino,
  • che gli era stato insegnato di disprezzare e di sfuggire, e per la prima volta pensò a quanto doveva essere libera e invidiabile quella vita. Ecco: forse poteva diventare uno come loro, e vivere così, d’ora in avanti. «Sì,» disse. Aveva tagliato a spicchi la mela e si mise a masticarla. La ragazzina bionda scoppiò in una risata
  • che teneva, a dispetto dei divieti familiari, affilatissima. «Allora siete un ladro di frutta,» disse la ragazza. Mio fratello pensò alle masnade dei ragazzi poveri d’Ombrosa,
  • che rubano la frutta io li conosco! Sono tutti miei amici! E quelli vanno scalzi, in maniche di camicia, spettinati, non con le ghette e il parrucchino!»

(Adattato da I. Calvino, Il barone rampante, 1957)

La Grammatica Treccani - volume A
La Grammatica Treccani - volume A
Morfologia, sintassi, lessico, fonologia, ortografia