7 RIFORME E CRISI ECONOMICA

SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA QUANDO 1969 Autunno caldo 1970 Sottoscrizione dello Statuto dei lavoratori Consigli di fabbrica Organi composti dai rappresentanti degli operai di una fabbrica e in genere dei lavoratori di un impresa. RICAPITOLANDO 1 Quali categorie sociali erano protagoniste dei movimenti di contestazione? 2 Quali erano i modelli di riferimento politico e culturale dei movimenti di contestazione? 3 Quali successi furono riportati dal mondo operaio nel periodo dell autunno caldo ? Manifestazione a favore dell aborto. Referendum abrogativo Consultazione popolare per cancellare (abrogare) una legge, istituito nel 1970, come dettato dalla Costituzione. 484 L AUTUNNO CALDO La contestazione coinvolse anche il mondo operaio e le fabbriche. Studenti e operai incrociarono le loro rivendicazioni con l obiettivo di abbattere il capitalismo. Nell autunno 1969 i lavoratori delle più grandi fabbriche del Nord Italia, tra cui la Fiat Mirafiori di Torino e la Pirelli di Milano, attraverso imponenti manifestazioni e scioperi, rivendicarono non più solo aumenti salariali, ma una nuova organizzazione della vita in fabbrica con la creazione dei consigli, la fine delle gabbie salariali (le differenze di paga fra Nord e Sud), il superamento dell organizzazione fordista della fabbrica (> C7.1). Le lotte portarono a successi significativi: dalla possibilità di fare assemblee di lavoratori nelle fabbriche, agli aumenti salariali, fino alla conquista, nel 1970, dello Statuto dei lavoratori. Con quest ultimo i lavoratori ottenevano garanzie e diritti in particolare contro i licenziamenti ingiusti e contro eventuali discriminazioni per chi svolgeva attività sindacale. I sindacati si erano posti alla guida delle lotte operaie dell autunno caldo : i successi ottenuti li premiarono con l accrescimento del numero di iscritti e ne ingigantirono il ruolo anche a livello politico. 7 RIFORME E CRISI ECONOMICA UNA RINNOVATA STAGIONE RIFORMISTA I governi di centro-sinistra, per molti versi spiazzati dai travolgenti movimenti di quegli anni, tentarono alcune riforme che andassero incontro al mutamento del sentimento collettivo e alle richieste di ammodernamento della società. Sul piano dell istruzione, nel 1969 il governo aveva approvato una legge che consentiva a tutti i diplomati di ogni ordine di scuola l accesso all università (prima era accessibile solo per chi aveva studiato al liceo). Sempre al 1969 risale la riforma pensionistica, che introdusse il sistema retributivo, con le pensioni sociali per chi era sprovvisto di reddito o quelle di anzianità (che consentivano ai lavoratori con una determinata anzianità contributiva di andare in pensione a prescindere dall età) e di invalidità. Importanti riforme furono attuate nell ambito sociale e legato alla sfera familiare, come l introduzione nel 1970 del divorzio. La Dc di Fanfani, fedele alle convinzioni cattoliche, nel 1974 cercò di cancellare la legge sul divorzio attraverso lo strumento del referendum abrogativo: l abrogazione non passò, mostrando quanto fossero cambiati i tempi e i costumi degli italiani. Ulteriore conferma di ciò si ebbe nel 1978, con l approvazione della legge sull interruzione di gravidanza, l aborto. Risale al 1975 la riforma del diritto di famiglia che introdusse un rapporto paritario fra i coniugi. Nel 1978 fu emanata la legge che aboliva i manicomi (legge Basaglia, dal nome del suo propositore). Sul piano amministrativo, sempre nel 1970, si istituirono, secondo quanto previsto dalla Costituzione, le Regioni a statuto ordinario, a cui il governo centrale delegava alcuni poteri. Tra le funzioni più importanti demandate alle Regioni ci sarebbe stata la gestione del Servizio sanitario nazionale, istituito nel 1978 grazie alla volontà di Tina Anselmi (> A ), con cui si darà garanzia di assistenza sanitaria in tutto il territorio secondo regole e prestazioni nazionali.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi