APPROFONDIAMO - CONCETTI E IDEE - Fanon: colonizzazione e

La decolonizzazione e la Cina comunista | CAPITOLO 14 APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE FANON: COLONIZZAZIONE E SOTTOMISSIONE Lo psichiatra Frantz Fanon (1925-61), originario della Martinica, colonia francese nei Caraibi, ha descritto e analizzato in modo rigoroso e coerente i meccanismi culturali e psichici con cui i paesi colonizzatori sottomettono i colonizzati. Lo ha fatto in un libro che diventò negli anni Sessanta una sorta di manifesto della decolonizzazione: I dannati della terra (1961). Fanon iniziò la sua attività di psichiatra prima in Francia poi nell ospedale psichiatrico di Blida in Algeria. Qui fece un esperienza drammatica in quanto poté osservare le conseguenze provocate dall oppressione coloniale sulle condizioni mentali e gli effetti delle torture praticate dalle forze francesi sui militanti de ¬ e ¬ d¬ e de ¬ a a ¤e ¬ . Da quelle vicende partì la sua riflessione sui meccanismi che vengono attivati dai dominatori sui dominati. Nel suo libro, infatti, ha documentato gli effetti devastanti del colonialismo sulla cultura e sulla mentalità degli individui oppressi. Partendo dall analisi degli interessi economici delle potenze coloniali, la sua riflessione va a cogliere un nodo fondamentale di 2 Giainismo Dottrina indiana apparsa tra il VI e il V sec. a.C., fondata sull ahimsa (non-violenza), sull evitare errore e menzogna e sulla castità assoluta. QUANDO Febbraio 1947 India Indipendence Act quella storia e cioè che i colonizzatori non aspirano all annientamento dei colonizzati, ma vogliono ridurli in una condizione di apatia . Egli individua delle costanti nei modi di agire dei colonizzatori: prima fra tutte la distruzione dei valori culturali e degli stili di vita indigeni. Secondo Fanon, le potenze coloniali, per raggiungere l asservimento dei colonizzati, devono spezzarne le coordinate mentali . I colonizzatori influenzano il sistema di pensiero tipico della popolazione autoctona, ne svuotano i valori, ne sconvolgono le regole sociali, senza cancellarle completamente. Una volta crollate queste coordinate, la cultura indigena è costretta in una condizione atrofizzata , cioè incapace di dinamismo, di vitalità. L apatia dei popoli coloniali, come la chiama Fanon, è la conseguenza di questo meccanismo che pone l indigeno nella condizione di potere essere rimproverato per la sua incapacità di evolversi. La conclusione di Fanon pone una questione a tutta la cultura europea: come potrebbe evolversi chi è stato privato della sua cultura e del suo sistema mentale? INDIA, INDONESIA E INDOCINA L INDIA INDIPENDENTE Il primo atto di indipendenza del dopoguerra si ebbe in India nel 1947. Qui, già dalla fine della Grande guerra si stava svolgendo l azione politica di Gandhi (> C9.4), il quale si opponeva al dominio britannico attraverso il metodo della non-violenza (sciopero della fame, boicottaggio dei prodotti inglesi, disobbedienza agli ordini delle autorità britanniche). Gandhi trovò consensi sempre maggiori fra la popolazione, che aderì in massa ai suoi appelli volti a ottenere l indipendenza. Egli seppe unire la volontà di riscatto del suo popolo con l obiettivo di combattere la diffusa condizione di povertà, facendo ricorso anche alle comuni radici spirituali del suo paese (induismo, buddismo e giainismo), intese da Gandhi come strumenti di pace e non-violenza. Il governo britannico dovette prendere atto che ormai i tempi erano maturi per accordare l indipendenza all India. Il governo laburista di Attlee (> C13.4), in seguito al rifiuto da parte dei rappresentanti indiani di entrare fra i dominion britannici, fu costretto a emanare nel febbraio 1947 l India Indipendence Act. Sei mesi più tardi, con il ritiro delle truppe inglesi dal subcontinente indiano, fu proclamata l indipendenza dell India dal Regno Unito. Dai territori della colonia britannica si formarono due nuovi Stati indipendenti: il Pakistan a maggioranza musulmana e l India a maggioranza indù. La separazione fra i due Stati provocò tuttavia strascichi di risentimento etnico e religioso 411

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi