Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE QUANDO Autunno 1942-febbraio 1943 Battaglia di Stalingrado Carri armati britannici impegnati negli scontri nel deserto nord-africano. QUANDO 3 novembre 1942 Battaglia di El Alamein QUANDO Gennaio 1943 Conferenza di Casablanca RICAPITOLANDO 1 Come si svolse la battaglia di Stalingrado? Quale fu l esito? 2 Che cosa fu stabilito nella conferenza di Casablanca e chi vi prese parte? 336 Tra l autunno del 1942 e il febbraio del 1943 l armata tedesca, senza più aiuti e rifornimenti di alcun genere, subì per la prima volta dall inizio del conflitto una disfatta clamorosa: fu un vero e proprio annientamento, passando da circa 300 000 soldati a meno di 100 000. Nella vicenda restò coinvolto anche un contingente italiano, l Armir, l Armata italiana in Russia. Mussolini aveva risposto alla richiesta di sostegno avanzata da Hitler con 10 divisioni, composte da circa 230 000 soldati male armati ed equipaggiati. Una volta accerchiati, molti furono fatti prigionieri e morirono nelle lunghe marce di deportazione tra i ghiacci, a temperature sotto i 30 °C. LA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN Negli stessi mesi del 1942 si svolse un altra delle battaglie decisive nel confronto tra Alleati e Asse, su un teatro di guerra completamente diverso: questa volta nel deserto africano dell Egitto, a El Alamein, dove si scontrarono truppe italo-tedesche e britanniche: le prime, sotto la guida del generale Rommel, le seconde al comando del generale Bernard Law Montgomery. Montgomery il 3 novembre 1942 sferrò un attacco che fece arretrare gli avversari: in tre mesi Rommel fu costretto alla ritirata dall Egitto alla Libia fino alla Tunisia. Qualche giorno dopo, anche gli statunitensi sbarcarono in Africa sulle coste algerine e marocchine al comando del generale Dwight Eisenhower. A maggio, ormai accerchiati, italiani e tedeschi capitolarono e il Mediterraneo passò sotto il controllo degli Alleati. Si aprì così la strada per portare l attacco decisivo in Europa, passando per l Italia. LA CONFERENZA DI CASABLANCA Apparve sempre più evidente che le potenze dell Asse erano ormai costrette su posizioni difensive. La strategia da tenere nel prosieguo del conflitto venne decisa dagli Alleati in Marocco, nella conferenza di Casablanca del gennaio 1943. All incontro parteciparono soltanto Churchill e Roosevelt, con la precisa determinazione di proseguire fino alla resa incondizionata della Germania e dei suoi alleati. Con questa deliberazione, gli anglo-americani intesero rassicurare Stalin sul tenere impegnata la Germania sui fronti occidentali, facilitando al leader dell Urss la riconquista dei territori sovietici occupati dai nazisti. Si decise, inoltre, di ricorrere con maggiore frequenza alla tecnica dei bombardamenti aerei sulle città tedesche, allo scopo di colpire l apparato produttivo e di infiacchire il morale della popolazione. Ma la più importante risoluzione riguardò il nuovo fronte da aprire. Prevalse la posizione di attaccare l Europa da sud, con l invasione dell Italia. Questa scelta fu presa per diverse ragioni: strategiche, visto che l Italia era il punto debole dell Asse, sia sotto il profilo militare sia sotto l aspetto politico; logistiche, visto che le truppe alleate in Tunisia erano vicine alla Sicilia; politiche internazionali, in quanto si ritenne opportuno non fornire supporti diretti a Stalin e tenerlo ancora impegnato sotto la pressione tedesca per il timore che il comunismo potesse estendersi sul continente europeo.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi