APPROFONDIAMO - LUOGHI ED EVENTI - Dachau: il primo lager

SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE LA REPRESSIONE ORGANIZZATA: I LAGER Dopo il ridimensionamento delle Sa, la forza e il potere delle Ss crebbero notevolmente. Alla loro direzione era stato chiamato Heinrich Himmler (1900-45), che nel 1934 assunse anche la guida della Gestapo, concentrando nelle sue mani un notevole potere militare e repressivo, visto che entrambi gli organismi assunsero il compito di far pulizia di ogni possibile dissidente. Sempre in quel periodo iniziarono a sorgere i lager, campi di concentramento nei quali, sin dalla presa del potere, Hitler destinò gli oppositori al regime. Anche i lager furono sottoposti al controllo di Himmler, che organizzò queste strutture in un vero e proprio sistema (> A ). LA PROPAGANDA DI JOSEPH GOEBBELS Accanto all azione di repressione, il nazismo seppe costruire anche l organizzazione del consenso, con un apposito organo: il ministero della Propaganda, di cui fu capo Joseph Goebbels (1897-1945), uno degli uomini più fedeli a Hitler. Abilissimo organizzatore, Goebbels fu il vero artefice della costruzione del mito del F hrer e della nazificazione della società tedesca. Durante i suoi anni di lavoro la vita culturale del paese fu completamente impregnata degli ideali del nazismo, grazie al ricorso ai più moderni mezzi di comunicazione di massa, che gli consentirono di esercitare una pressante attività di promozione dell ideologia nazista. APPROFONDIAMO LUOGHI ED EVENTI DACHAU: IL PRIMO LAGER NAZISTA Il campo di Dachau, aperto nel marzo del 1933, fu il primo lager nazista e costituì un modello per gli altri campi di concentramento. Costruito per sistemare gli oppositori al regime, il campo era dotato di una struttura ben precisa, con una serie di fabbricati rispondenti a un organizzazione autonoma interna al campo e con limiti segnati dal recinto di filo spinato, sotto la stretta sorveglianza dei famigerati reparti delle Ss, chiamati testa di morto perché sui berretti era cucito un teschio posto su due ossa incrociate. Uno dei segni distintivi più tristemente famosi del lager di Dachau era la scritta che campeggiava sul cancello d ingresso e che recitava: Arbeit macht frei ( il lavoro rende liberi ), riprodotta successivamente in un gran numero di lager. Con essa si voleva richiamare la volontà di rieducare i cittadini tedeschi ostili al nuovo potere, attraverso un lavoro assiduo e forzoso, in modo che potessero riacquistare il senso di disciplina e di ordine previsto dal regime. Da quando i reclusi sarebbero diventati quasi esclusivamente ebrei o prigionieri di guerra, prese il sopravvento l azione distruttiva e omicida. A Dachau i medici tedeschi eseguirono terribili esperimenti sui prigionieri, come quelli sulla malaria e sulla tubercolosi o sugli effetti di nuovi farmaci e ancora sui metodi per fermare le emorragie: nella maggior parte dei casi, questi esperimenti conducevano alla morte, in caso contrario lasciavano danni permanenti sui corpi dei prigionieri. Prigionieri costruiscono il muro esterno del campo di Dachau, 1933. 296

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi