5 VERSO LA DITTATURA

=a c ¬ ¬ de a de c a ¬a e a e a ¬ e de a ¬ | CAPITOLO 10 questa volta il Partito nazionalsocialista toccò il suo massimo: con il 37,8% dei voti (230 seggi) risultò il primo partito del parlamento tedesco. A novembre si tenne un nuovo appuntamento elettorale e ancora il partito di Hitler si confermò primo, sia pur con una lieve flessione (33%). QUANDO ¤e a¬ Hitler cancelliere tedesco RICAPITOLANDO 1 Quale ruolo ebbero le Sa e le Ss nella conquista del potere da parte del Partito nazista? 2 Quali forze politiche pensarono di poter controllare Hitler e il suo governo di coalizione costituito nel 1933? HITLER CANCELLIERE A questo punto i gruppi conservatori tradizionali fecero pressioni al presidente, affinché affidasse un incarico di governo al leader nazista. Hindenburg convocò Hitler il 30 gennaio 1933 per nominarlo cancelliere, nella convinzione che fosse facilmente controllabile, non disponendo egli di un autonoma maggioranza parlamentare. Hitler formò un governo di coalizione in cui ai nazisti spettarono tre ministeri su undici. Le forze politiche, in particolare il mondo conservatore e militare vicino a Hindenburg e anche i centristi cattolici guidati da von Papen, speravano che il nazismo fosse solo un fenomeno passeggero, da utilizzare per il tempo di crisi, e comunque confidavano di poterlo normalizzare. Nella sua ascesa alla cancelleria, dunque, Hitler conquistò il potere per vie legali, pur avendo egli adoperato lungamente metodi di lotta illegali; inoltre, tale potere era condiviso con altri partiti, e questo non rientrava tra i piani di Hitler. Risultano evidenti in tutta questa vicenda le affinità con la presa del potere di Mussolini e con il fascismo nella sua fase iniziale. 5 QUANDO 27 febbraio 1933 Incendio del Reichstag L incendio del Reichstag. QUANDO 23 marzo 1933 Pieni poteri a Hitler VERSO LA DITTATURA I PROVVEDIMENTI DEI PRIMI MESI Il 27 febbraio la sede del Reichstag (il parlamento nazionale) fu distrutta da un incendio. I comunisti furono accusati dell attentato, preparato in realtà dagli stessi nazisti con lo scopo di addossarne la colpa agli avversari: fu l occasione giusta per realizzare l auspicata eliminazione del sistema parlamentare. Iniziò la caccia agli oppositori del nascente regime e si scatenò l ondata repressiva che portò all arresto di migliaia di dirigenti e militanti del Partito comunista. Il governo ne approfittò subito per emanare un decreto il 28 febbraio in cui si stabilirono misure repressive contro tutti coloro che, a discrezione della polizia, fossero sospettabili di opporsi al regime: nei loro confronti si poté procedere con l arresto, anche senza processo; analoghi furono i provvedimenti contro la possibilità di associazione o riunione e contro la libertà di stampa. Di fatto, questo decreto (denominato per la protezione del Popolo e dello Stato ) consentì di eliminare ogni forma di opposizione. I PIENI POTERI La presenza di altri partiti al governo indusse Hitler a sciogliere il parlamento e indire nuove elezioni, che si tennero il 5 marzo 1933 in un clima di terrore che condizionò notevolmente la libera espressione di voto degli elettori; il Partito nazionalsocialista ottenne quasi il 44% dei voti, mentre gli altri nazionalisti raccolsero l 8%. All apertura del Reichstag, il 23 marzo, Hitler fece arrestare i deputati comunisti; nello stesso tempo, fece approvare una legge che gli dava pieni poteri. Nell aula parlamentare, sorvegliata dalle Ss armate, solo i socialdemocratici votarono contro. Da quel momento Hitler poteva emanare leggi senza l approvazione del parlamento e senza l obbligo di rispettare la Costituzione. In pochissimi mesi, il nazismo realizzò la piena occupazione degli spazi di potere. 293

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi