Dai fatti alla Storia - volume 3

Lo stalinismo in Urss e le tensioni in India, Giappone e Cina | CAPITOLO 9 rono la delazione e la denuncia. Nel momento di massima intensità, fra il 1937 e il 1938, persero la vita oltre 700 000 persone. Anche la magistratura si rese complice di questa campagna di epurazioni, accettando di colpire i dissidenti con processi-farsa, il cui giudizio era già dettato in anticipo dalla volontà di Stalin. L insieme di apparati e organismi orientati all obbedienza verso il leader dimostrarono che il clima di sopraffazione e tirannia del potere totalitario staliniano non si sarebbe mai realizzato senza la complice partecipazione di quanti eseguirono in modo zelante i voleri del dittatore e fecero funzionare i meccanismi di quel regime. Non si comprenderebbe la mania di onnipotenza di Stalin se egli non avesse avuto alle spalle una macchina di partito così piegata a ogni suo dettato, o una polizia segreta così ligia nell instaurare un clima di terrore. I GULAG L altro strumento delle purghe staliniane fu il sistema concentrazionario dei gulag, sigla per Direzione generale dei campi di lavoro collettivi . Già esistenti in epoca zarista, questi campi di lavoro erano stati trasformati in seguito alla rivoluzione bolscevica in una macchina del lavoro forzato, programmata per l industrializzazione del paese attraverso la manodopera gratuita di tutti coloro che erano accusati di dissidenza o di attività controrivoluzionarie. I criteri che guidarono il dittatore comunista in queste operazioni furono di tre tipi: politico, per liberarsi degli oppositori, sociale, rivolto a colpire i soggetti ritenuti socialmente pericolosi, ed etnico, per estromettere coloro che non erano di nazionalità russa. All interno dei campi i detenuti svolgevano lavori durissimi (come estrarre minerali o costruire canali, strade, dighe) in situazioni climatiche spaventose con temperature glaciali. Il sistema dei gulag Mare di Barents Le na 263