3 IL SISTEMA DI POTERE E IL “GRANDE TERRORE”

SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE 3 IL SISTEMA DI POTERE E IL GRANDE TERRORE L ORGANIZZAZIONE BUROCRATICA DEL PCUS SOTTO STALIN Le basi del potere staliniano vanno cercate in primo luogo nella struttura del Partito comunista e nell organizzazione dello Stato sovietico. Il partito costituiva il punto intorno al quale ruotava tutto il sistema, tanto da sovrapporsi allo Stato e da identificarsi, di fatto, con questo. Le cariche di partito corrispondevano a cariche statali. Nulla doveva sfuggire al partito, a livello centrale e locale. Dai poteri centrali discendevano poteri periferici e numerosissime cariche con altrettanti funzionari: si trattava di 4 milioni di persone nel momento di massimo incremento. Stalin tenne in pugno questo ciclopico organismo, decidendo sulla possibilità di carriera, sul successo politico o sulla sventura di chiunque. E in tanti gli furono devoti, anzi ai più devoti e fedeli vennero conferite cariche di ogni tipo: amministrative, economiche, di controllo. Si determinò, in tal modo, una vastissima nomenklatura, cioè una struttura di potere che costituiva il vertice dell apparato burocratico dell Urss e che usava il partito per fare carriera. 1934-38 Grande terrore staliniano QUANDO Stalin trasporta il feretro di Kirov durante i suoi funerali. 262 IL GRANDE TERRORE Stalin nel corso degli anni Trenta aveva usato metodi brutali durante la collettivizzazione e l industrializzazione forzata, aveva eliminato politicamente i suoi maggiori avversari, ma temeva sempre nuovi complotti e sabotaggi, non si fidava di nessuno. Una volta che qualcuno veniva sospettato di essere nemico del popolo , bastava un accusa anche senza prove, per essere mandato nei campi di lavoro o essere condannato a morte, come avvenne per centinaia di migliaia di persone. Nello stesso Pcus furono in tanti a morire o a essere deportati con l accusa di essere ostili verso il regime. Gli anni compresi fra il 1934 e il 1938 coincisero con il periodo definito del Grande terrore , durante il quale Stalin scatenò una micidiale sequenza di violenze e repressioni. Nel 1934 il segretario del partito di Leningrado, Sergeij Kirov, fedelissimo di Stalin, fu ucciso in circostanze misteriose; Stalin ne approfittò per dare avvio a una lunga scia di persecuzioni e massacri. Nel 1936 Zinov ev e Kamenev, rientrati dall esilio, subirono un falso processo e furono fucilati con l accusa di essere complici di Trockij. Nel 1937 toccò ai vertici dell Armata rossa, soprattutto coloro che avevano condiviso le battaglie con Trockij e che rappresentavano una minaccia all autorità di Stalin. In molti finirono fucilati, primo fra tutti il capo di Stato Maggiore dell esercito, il maresciallo Michail Tuchac evskij, eroe rivoluzionario durante la guerra civile contro i bianchi. Nel complesso, persero la vita circa 30 000 tra i migliori ufficiali. Infine nel 1938, sempre con false accuse, fu fucilato Bucharin, l iniziatore della Nep, cui seguirà, come si è già detto, l assassinio di Trockij in Messico nel 1940. A quel punto, tutti gli artefici e i protagonisti della rivoluzione di ottobre erano stati eliminati. Strumento fondamentale per l attuazione di quelle che sono passate alla storia come le purghe staliniane (epurazioni ed eliminazioni degli avversari) fu la polizia politica, la Gpu (Amministrazione politica di Stato), che sostituì la C eka, creata da Lenin, e che dal 1934 prese il nome di Nkvd (Commissariato del popolo per gli Affari interni). L uso della tortura, per strappare confessioni relative ad accuse inesistenti, fece parte delle pratiche più adottate, cui si associa-

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi