APPROFONDIAMO - PERSONAGGI - Giovanni Agnelli e l’ascesa

Indizi di una guerra annunciata | CAPITOLO 1 QUANDO 1913 Patto Gentiloni Pubblicità francese degli pneumatici Pirelli, 1910. Protezionismo Politica economica di uno Stato che incentiva lo scambio di prodotti nazionali, imponendo dazi o impedendo il commercio di merci straniere. te di orientamento democratico sotto la guida del sacerdote Romolo Murri, che intendeva conciliare le moderne condizioni della società del tempo con un rinnovato senso religioso. Nonostante la scomunica subita da Murri nel 1909 e la forza dei conservatori nell ambito della curia pontificia e del clero, si stava ormai facendo strada un nuovo rapporto fra Chiesa e realtà della vita moderna grazie alle aperture del cosiddetto cattolicesimo sociale . La partecipazione diretta dei cattolici alle elezioni politiche si sarebbe avuta solo nel 1913. In quell occasione si costituì un accordo fra Giolitti e il capo dell Unione elettorale dei cattolici italiani, il conte Vincenzo Gentiloni. L intesa, chiamata patto Gentiloni, prevedeva l appoggio degli elettori cattolici ai candidati liberali per ostacolare l avanzata dei socialisti. In cambio i liberali si sarebbero impegnati a non fare leggi contro le istituzioni e i valori cristiani. LE FASI DELLO SVILUPPO INDUSTRIALE A fine Ottocento l Italia aveva raggiunto una serie di condizioni che le consentirono di entrare a pieno titolo nella ripresa economica internazionale di quel momento. In primo luogo si crearono le infrastrutture viarie, in particolare ferroviarie, per costruire una rete di trasporti funzionale al sistema commerciale. Inoltre, per sostenere le produzioni nazionali e in particolare l industria siderurgica, nel 1887 furono attuate politiche protezionistiche, che avevano accompagnato la nascita delle acciaierie di Terni e di altri impianti dello stesso tipo, come a Piombino (Livorno) e Bagnoli (Napoli). Nel contempo si era puntato anche su altri settori, come il cotoniero, l elettrico, il chimico (che aveva portato alla creazione degli stabilimenti Pirelli a Milano per l industria della gomma) e il meccanico, nel quale fu rilevante l affermazione dell industria automobilistica. In questo settore emersero la Lancia, l Alfa e soprattutto la Fiat di Torino, fondata nel 1899 da Giovanni Agnelli (> A ) e destinata ad assumere un ruolo di rilievo nella storia economica italiana. Per poter sostenere e far APPROFONDIAMO PERSONAGGI GIOVANNI AGNELLI E L ASCESA DELLA FIAT Giovanni Agnelli (1866-1945) proveniva da una famiglia di facoltosi possidenti agricoli del torinese. Nel 1899 fu tra i fondatori della Fiat (Fabbrica italiana automobili Torino), di cui divenne in breve tempo il massimo dirigente. In questa veste, volle organizzare la casa automobilistica sulla base dei principi del taylorismo (¬ e d e ab a da ¬ ¤e¤ e e americano F.W. Taylor per ottimizzare i tempi e gli spazi del lavoro in fabbrica) e fece introdurre nel 1912 le prime catene di montaggio. Affrontò le rivendicazioni sindacali secondo le diretti e de ¤ e d¬ &¬ a ¬ &¬ ¬ ¬, acce a d me- diazioni e concessioni. Durante la spedizione militare in Libia la Fiat offrì allo Stato italiano forniture per l esercito in una situazione di monopolio quasi assoluto. Tuttavia, mentre nel mondo industriale cresceva il fronte politico nazionalista, Agnelli preferì non esporsi apertamente, e ancora alla vigilia dell intervento nella Prima guerra mondiale l azienda non aveva una posizione di primo piano nella preparazione bellica del paese. A partire dal 1915, tuttavia, ci fu un graduale avvicinamento alle posizioni interventiste, per giungere infine a un intensa attività produttiva di carattere bellico a partire dalla metà del 1915. Approfondisci gtvp.it/21storia03-01 23

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi