Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI Riformismo Visione politica secondo cui i cambiamenti sociali devono essere attuati gradualmente, attraverso l azione parlamentare e le riforme. QUANDO 1892 Fondazione del Psi TI RICORDI? Karl Marx (1818-83) fu il filosofo tedesco che teorizzò il comunismo, una dottrina che prevedeva la scomparsa delle differenziazioni tra classi sociali. Dirigenti socialisti in una fotografia del 1908. Il Psi fu il primo partito italiano a rivendicare diritti politici e sociali per le donne; la componenete femminile all interno della dirigenza svolse un ruolo importante, in particolare con le esperienze politiche di Anna Kuliscioff (prima donna a sinistra) e Angelica Balabanoff (terza donna da sinistra). 22 favorevoli a interventi militari e autoritari per reprimere le rivendicazioni proletarie. Giolitti si mosse nell intento di ricomporre la frattura che era stata tipica della fase iniziale dello Stato unitario, cioè la distanza fra istituzioni e società civile o, come allora si diceva, fra paese legale e paese reale . A questo scopo, la congiuntura economica favorevole gli consentì di mettere mano a una serie di misure che si potrebbero definire riformiste , mediante graduali provvedimenti di legislazione sociale, caratterizzati dall attenzione verso forme di tutela dei lavoratori; grazie all intervento dello Stato si poté intraprendere una politica a sostegno dello sviluppo economico, in particolare nel settore industriale. SOCIALISTI E CATTOLICI Anche in Italia, come in altri paesi europei, si stava verificando un allargamento della partecipazione dei cittadini alla vita politica attraverso un processo di inclusione delle masse più attive, desiderose di far sentire la propria voce e far pesare il proprio ruolo. A Genova nel 1892 nacque il Partito dei lavoratori italiani, presto rinominato Partito socialista italiano (Psi): fu il primo a rappresentare queste istanze esprimendo le esigenze e i bisogni degli operai e dei contadini. Presentava al suo interno due differenti prospettive e strategie politiche: l una di tipo riformista (moderata), guidata dal fondatore del partito Filippo Turati (1857-1932), aveva l obiettivo di trasformare, attraverso progressive riforme parlamentari, l assetto sociale in senso marxista, l altra di orientamento massimalista (rivoluzionaria), non era disposta a mediazioni con il parlamento e aspirava all immediato rivolgimento della società anche ricorrendo alla violenza. Anche nell ambito del cattolicesimo ci furono movimenti che, nei primi anni del XX secolo, si mossero verso una partecipazione dei cattolici alla vita politica, tentando di superare il divieto imposto in tal senso da papa Pio IX dopo la presa di Roma nel 1870 e l annessione al Regno d Italia. Allentate le maglie del divieto, si formò un movimento modernista , sostenitore di un rapporto moderno del mondo cattolico con la società. Al suo interno prese forza una corren-

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi