Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO prarsi l esonero), né era politicamente saggio insegnare a combattere a masse potenzialmente rivoluzionarie, che avrebbero un giorno potuto rivoltarsi contro i governanti. Ma d altro canto, il progresso industriale consentiva di produrre armi in serie, munizioni ed equipaggiamenti per tutti, mentre lo sviluppo delle ferrovie dava la possibilità di spostare rapidamente anche eserciti numerosi. La pressione dei gruppi industriali interessati alle commesse statali per le forniture militari e la politica imperialista delle potenze europee (> C20) spinsero definitivamente all allestimento di eserciti di massa, che sarebbero stati, di lì a poco, i grandi protagonisti della Prima guerra mondiale. Un seggio elettorale in Francia, dove l estensione del suffragio universale maschile venne introdotta nel 1875. Nel 1889 i lavoratori portuali dei Docklands a Londra diedero vita a uno dei più grandi scioperi inglesi, il Dock Strike, che sarebbe divenuto una pietra miliare nella costruzione del Labour Party, fondato nel 1906 proprio sull onda dei movimenti sindacali di fine Ottocento. 488 LA POLITICA DI MASSA Anche la politica divenne di massa tra XIX e XX secolo. La partecipazione delle masse alla vita politica dello Stato non era stata affatto garanzia di democrazia nei decenni precedenti, ma anzi aveva contribuito alla legittimazione e al rafforzamento di regimi autoritari, come nel caso della Francia di Napoleone III e dei suoi plebisciti (> C16.1). A rendere le masse ancor più protagoniste della vita politica fu un fenomeno comune a tutto l Occidente, ovvero l allargamento del suffragio. Nel 1900, il suffragio universale maschile era già stato introdotto in Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Belgio e Norvegia, mentre in Italia sarebbe arrivato nel 1912, e in Gran Bretagna e Olanda solo dopo la Prima guerra mondiale. L estensione del diritto di voto a masse così ampie di cittadini costrinse anche i partiti a cambiare progressivamente la loro struttura. Sul modello dei partiti socialisti e cattolici, si diffusero così i partiti di massa, composti da una struttura permanente divisa in sezioni o federazioni locali, in grado di coinvolgere grandi numeri di persone, ma sempre pronte a seguire le direttive di un unico centro dirigente. Finiva così l epoca dei partiti dominati da un ristretto nucleo di notabili, forti del consenso locale e delle proprie reti clientelari, come era stato a lungo in Italia (> C18). Oltre ai partiti, crebbero i sindacati. Se fino alla fine dell Ottocento solo le Trade Unions inglesi avevano già raggiunto una dimensione di massa, con circa un milione e mezzo di iscritti, analoghe organizzazioni dei lavoratori si molti-

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento