La vita dello schiavo

Fuori dall Europa: Stati Uniti, Cina e Giappone | CAPITOLO 17 TI RICORDI? Lo schiavismo aveva da sempre diviso la politica americana. Il lavoro degli schiavi neri era fondamentale per l economia degli Stati del Sud, ma a partire dagli anni Venti dell Ottocento nacquero le prime campagne abolizioniste. I presidenti che si alternarono cercarono di mantenere l equilibrio tra Stati schiavisti e Stati liberi , come dimostrò il compromesso del Missouri (1820). IL DIBATTITO SULL ABOLIZIONISMO Come abbiamo visto, il dibattito sullo schiavismo si era aperto già nei primi decenni dell Ottocento (> C11.2). Nel Nord industriale, il movimento abolizionista crebbe con il passare degli anni, in un contesto economico in cui il lavoro degli schiavi non solo non era richiesto, ma era anche in palese contrasto con la mentalità imprenditoriale, libertaria e democratica che aveva contraddistinto sin dall origine gli Stati Uniti. Ai conservatori , che subordinavano la questione al mantenimento dell armonia all interno della nazione, si contrapponevano i radicali , che condannavano senza appello la schiavitù per ragioni morali. In quest ultimo fronte, svolsero un ruolo fondamentale sia ex schiavi divenuti attivisti, come Frederick Douglass (> F ) e Harriet LA FONTE Approfondisci CLIL Born in Slavery (inglese) La vita dello schiavo Nato in schiavitù nella Contea di Talbot, nel Maryland, Frederick Douglass imparò a leggere e scrivere all età di dodici anni. Dopo essere riuscito a fuggire dai suoi padroni, nel 1838, all età di vent anni, diede inizio a una carriera di scrittore e politico che lo avrebbe reso noto in tutto il paese. Grande attivista a favore dell abolizionismo e, in seguito, per i diritti dei neri, Douglass raccontò il proprio passato di schiavo nella sua autobiografia, A Narrative of the Life of % ede ¬c ¤ a , a e ¬ca ] a e. Nel brano che segue, attinge ai suoi ricordi di infanzia per descrivere le condizioni di vita e di lavoro cui erano sottoposti gli schiavi nelle piantagioni. Sulla sua piantagione-madre, il colonnello Lloyd teneva da tre a quattrocento schiavi, e molti di più ne possedeva in fattorie vicine, tutte appartenenti a lui. [ ] se uno schiavo incorreva in gravi mancanze, o si dimostrava intrattabile, o tradiva l intenzione di fuggire, era immediatamente trasportato, frustato a sangue, caricato a bordo del battello, trasferito a Baltimora, e venduto a Austin Woolfolk o a qualche altro mercante di carne umana, come monito solenne ai rimasti. Qui, anche gli schiavi di tutte le altre fattorie ricevevano la razione mensile di cibo, e annuale di vestiario. Quanto alla prima, spettavano agli schiavi, uomini e donne, otto libbre di carne di maiale, o l equivalente in pesce, e otto galloni di farina, la seconda comprendeva due camicie di tela grezza, un paio di pantaloni di tela come le camicie, una giacca, un paio di pantaloni per l inverno in quel panno ruvido che si usava per i negri, un paio di calze lunghe e uno di scarpe; cose che, messe insieme, non potevano costare più di sette dollari. La razione per gli schiavi-bambini era consegnata alle rispettive madri, o alle vecchie che ne avevano cura; ma quelli inabili al lavoro agricolo non ricevevano né scarpe, calze e giacca, né pantaloni; il loro vestiario comprendeva due camicie di tela grezza all anno, e se queste si logoravano rimanevano nudi fino al prossimo giorno di distribuzione. Bambini dai sette ai dieci anni, maschietti e femminucce, quasi nudi, si potevano vedere in ogni tempo dell anno. Letti, agli schiavi, non se ne davano, a meno di considerare tali una rozza coperta; e questa la ricevevano soltanto gli uomini e le donne. [ ] finita la giornata di lavoro sui campi, i più dovendo lavare, rammendare e prepararsi la cena, e pochi o nessuno godendo dei mezzi ordinari per tutte queste faccende, una gran parte delle ore di sonno se ne va nel prepararsi per l indomani di lavoro; e, sistemato questo problema, vecchi e giovani, maschi e femmine, maritati e scapoli, si buttano uno accanto all altro su un letto comune il freddo, umido pavimento ciascuno coprendo se stesso o se stessa con la sua misera coperta; e qui dormono finché non li chiama in mezzo ai campi il corno del sorvegliante. Frederick Douglass, Memorie di uno schiavo fuggiasco, inizio del II capitolo. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Come veniva punito uno schiavo che tentava di fuggire? 2 In quali condizioni vivevano gli schiavi del colonnello Lloyd? 421

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento