Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO Una piantagione di cotone nel Mississippi in una litografia del XIX secolo. Sono visibili gli schiavi che si occupavano della raccolta. La manodopera degli schiavi era richiesta prevalentemente per la produzione di cotone, tabacco e canna da zucchero. za rappresentavano due qualità fondamentali per potervi sopravvivere e accrescere le proprie fortune. Una situazione radicalmente diversa era quella che si incontrava negli Stati del Sud. Una società agricola e profondamente tradizionalista era dominata da un ristretto nucleo (non più di 2000 famiglie) di grandi proprietari terrieri, per certi versi assimilabili agli aristocratici dell Europa d Antico regime. Essi godevano del monopolio delle più importanti cariche politiche e militari, vivevano in dimore lussuose e avevano al loro servizio un numero Le macroaree degli Stati Uniti variabile di schiavi. Benché la tratta degli schiavi fosse stata abolita negli Stati Uniti nel 1808 (ma continuò di contrabbando), la schiavitù in sé non era illegale, e nel 1860 erano quasi quattro milioni gli schiavi neri, discendenti di quelli importati per tutto il Settecento dall Africa, impiegati nel servizio domestico dei padroni bianchi e, soprattutOceano Pacifico to, nel lavoro nelle grandi piantagioni di cotone, tabacco Oceano e canna da zucchero. Atlantico LA ROTTURA DELL EQUILIBRIO Pur nella diversità dei contesti socio-economici, il sistema americano si resse sul filo di un sostanziale equilibrio fino agli inizi degli anni Sessanta. In particolare, la produzione del cotone fu per decenni uno dei punti di forza dell economia americana: il cotone raccolto negli Stati del Sud veniva poi comprato e venduto al Nord, arrivando a soddisfare circa il 75% della domanda mondiale di cotone. La centralità dell industria cotoniera cominciò a diminuire già a partire dagli anni Quaranta, con l ascesa di altri settori, in particolare dell industria meccanica. Gli Stati del Sud persero così progressivamente potere economico, trovandosi inoltre svantaggiati anche nella corsa verso l Ovest. Fu infatti soprattutto il Nord-Est industriale a trovare nei nuovi Stati che si andavano formando a ovest un mercato di sbocco per i propri prodotti (soprattutto le macchine agricole) e un luogo in cui rifornirsi di generi alimentari e prodotti agricoli. La richiesta dei grandi proprietari terrieri del Sud di poter estendere le piantagioni verso ovest trovava invece una decisa opposizione da parte degli stessi abitanti dell ovest, emigrati in quei luoghi proprio per poter disporre di terre a buon mercato da dedicare all agricoltura e all allevamento, nel quadro di un economia capitalistica. Collegata a queste considerazioni vi era poi un altra questione di grande rilevanza: l allargamento o, all opposto, l abolizione della schiavitù. 420

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento