1 CRESCITA E CONTRASTI NEGLI STATI UNITI

Fuori dall Europa: Stati Uniti, Cina e Giappone | CAPITOLO 17 1 DOVE Vicino Ovest Il ponte di Brooklyn a New York, costruito tra il 1869 e il 1883 su progetto dell ingegnere tedesco John Augustus Roebling, fu il primo ponte in acciaio e per lungo tempo è stato quello sospeso più lungo al mondo. Il ponte è uno dei simboli della crescita economica negli Stati del Nord-Est. La Statua della libertà venne inaugurata nel 1886, opera dello scultore Frédéric-Auguste Bartholdi e dell ingegnere Gustave Eiffel. Si è imposta sin da subito come uno dei simboli degli Stati Uniti, terra di libertà e di nuove opportunità per milioni di immigrati. CRESCITA E CONTRASTI NEGLI STATI UNITI AUMENTO DEMOGRAFICO E SVILUPPO ECONOMICO Nella seconda metà dell Ottocento, la popolazione degli Stati Uniti conobbe una crescita costante: 23 milioni di abitanti nel 1850, oltre 30 nel 1860, 39 nel 1871, 62 nel 1894 e, alla vigilia della Prima guerra mondiale, nel 1914, 97 milioni. Tale progressione fu certamente dovuta al massiccio afflusso di immigrati provenienti dall Europa, talmente necessari per fornire braccia all agricoltura e all industria che, nel 1882, il governo americano rese libero l ingresso a tutti, con le sole eccezioni dei malati di mente e dei criminali comuni. Oltre a ciò, l aumento demografico fu conseguenza di un altrettanto imponente crescita economica, sia a livello industriale, specie negli Stati del NordEst, sia a livello di produzione agricola, in particolare negli Stati del Vicino Ovest (Midwest), e infrastrutturale. La costruzione di strade e ferrovie favorì in misura sempre maggiore il collegamento fra le diverse regioni del continente nordamericano, specialmente con l inaugurazione, nel 1869, della tratta New York-San Francisco, capace di unire la costa atlantica e quella del Pacifico. All interno di questo quadro di crescita generalizzata, vi erano però differenze evidenti tra le diverse zone del paese, e in particolare fra tre macroaree. NORD, OVEST E SUD Gli Stati del Nord-Est, che coincidevano con i primi nuclei coloniali fondati dagli inglesi nel XVII secolo ( > C8.1), costituivano il motore industriale della nazione americana. Si trattava della zona più popolosa, dove sorgevano le città più importanti (New York, Boston e Philadelphia), fortemente legata ai commerci transatlantici con l Europa, pienamente investita dalla Seconda rivoluzione industriale (> C19) e destinazione privilegiata dell ondata migratoria. Diretto risultato di tale situazione era una società imperniata sui valori del capitalismo imprenditoriale, quindi basata sulla libera iniziativa economica e sulla competitività. In un contesto di benessere mediamente diffuso, i grandi gruppi industriali, bancari e commerciali convivevano con sacche di povertà crescenti, specie nelle grandi città. Come abbiamo visto, l Ottocento americano fu caratterizzato dall espansione verso ovest (> C11.2). Si trattava di una società in rapida evoluzione: gli insediamenti sparsi dei primi pionieri lasciarono progressivamente il posto a comunità e città sempre più ampie e strutturate, dove il mercato e le aziende stabili sostituivano l autoconsumo e lo scambio in natura. La corsa all Ovest fu perseguita sia dai grandi gruppi industriali del Nord sia dai proprietari terrieri del Sud, ma furono soprattutto lo spirito della frontiera e i suoi valori (indipendenza, iniziativa individuale, uguaglianza delle opportunità) a guidare migliaia di persone e di nuclei familiari, dediti per lo più all agricoltura e all allevamento di bestiame. La frontiera costituì un mito fondativo per gli Stati Uniti, un obiettivo cui tesero generazioni di americani, a caccia di una riscossa personale, di migliori condizioni di vita, ma anche pronte a misurarsi con un contesto selvaggio, dove vigeva spesso la legge del più forte e il coraggio e l intraprenden419

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento