3 MAZZINI, PISACANE E LA SOCIETÀ NAZIONALE

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO canica, che lavorava molto anche grazie alle commesse statali per ferrovie, esercito e marina. Il Piemonte raggiunse negli anni Cinquanta una netta posizione di vantaggio rispetto agli altri Stati della penisola, in termini di sviluppo industriale, di rete di trasporti, di scambi commerciali con l estero (proprio in quegli anni anni iniziarono i lavori per il traforo del Fréjus), di realizzazione di un sistema creditizio organizzato, che ruotava attorno alla Banca Nazionale, voluta dallo stesso Cavour. Il traforo del Fréjus fu un opera che facilitò i rapporti commerciali tra Francia e Italia. Venne realizzato in 13 anni e fu inaugurato nel 1871. Esuli Importanti personalità ricercate dalla polizia austriaca o da quelle degli altri regimi nell Italia preunitaria. Si trattava sovente di esponenti politicizzati dei ceti medio-alti (nobili, borghesi, studenti), che potevano disporre di denaro, reti di relazioni e competenze necessarie per vivere a lungo all estero. RICAPITOLANDO 1 Perché Vittorio Emanuele II decise di sciogliere il Parlamento? 2 Quale accordo consentì a Cavour di estromettere i gruppi più radicali? 3 In che modo le infrastrutture migliorarono durante il governo Cavour? A fronte di tali innovazioni, il Piemonte degli anni Cinquanta vide acuirsi le differenze tra coloro che si arricchirono, grazie allo sviluppo industriale e commerciale del regno, e quei gruppi sociali, in città come nelle campagne, che non trassero immeditato beneficio dai cambiamenti e sulle cui spalle anzi gravava un peso fiscale crescente, necessario per finanziare le opere pubbliche. Pur dovendo fare i conti con un tasso di analfabetismo ancora molto alto tra la popolazione, il Piemonte si arricchì in quegli anni del contributo politico e intellettuale di molti esuli che, in fuga da diverse zone d Italia, trovarono nel regno sabaudo rifugio e protezione. Il bilancio complessivo della prima esperienza di Cavour come capo del governo piemontese, sul piano interno, fu positivo. Il Regno di Sardegna si presentava verso la fine degli anni Cinquanta all avanguardia in Italia e la scelta liberale dimostrava la sua validità nel progresso economico. 3 MAZZINI, PISACANE E LA SOCIET NAZIONALE IL FALLIMENTO MAZZINIANO Come abbiamo visto (> C13.3), la strategia scelta da Giuseppe Mazzini per dare vita a uno Stato italiano democratico e unitario si basava sull organizzazione di attentati e insurrezioni. Il fallimento dei moti del 1848-49 non tolse convinzione al patriota genovese, che continuò con la sua attività cospirativa anche negli anni Cinquanta. In particolare nel Regno Lombardo-Veneto, e nonostante la repressione della polizia austriaca, gli arresti e le molte condanne capitali pronunciate dai tribunali militari, l attività dell organizzazione mazziniana fu costante ma, come già era accaduto in passato, ebbe pochi risultati. Il 6 febbraio 1853, un insurrezione programmata a Milano raccolse l adesione di poche centinaia di operai e artigiani, con l immediata reazione austriaca e una nuova, prevedibile ondata di arresti e condanne a morte. 346

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento