Dai fatti alla Storia - volume 2

L Unità d Italia | CAPITOLO 14 QUANDO 1850 Ingresso di Cavour nel governo D Azeglio QUANDO 1852 Nasce il nuovo governo di Cavour CAVOUR AL POTERE Cavour entrò a far parte del governo D Azeglio nell ottobre 1850, nelle vesti di ministro dell Agricoltura e del Commercio, cioè il settore dove meglio poteva mettere a frutto la propria esperienza di imprenditore e proprietario terriero. Nei mesi successivi, divenuto leader dell ala liberale della maggioranza parlamentare, il cosiddetto centro-destro , promosse un accordo di governo con l ala più moderata della sinistra democratica, il cosiddetto centro-sinistro , guidata da Urbano Rattazzi. Su questo accordo, definito, non senza ironia, connubio , perché era riuscito a unire due schieramenti diversi, Cavour costruì il proprio potere a partire dal novembre 1852 quando, dopo le dimissioni di D Azeglio per contrasti con Vittorio Emanuele II, ricevette da quest ultimo l incarico di formare un nuovo governo. Essendo riuscito a estromettere dal governo i gruppi più radicali, sia a destra sia a sinistra, il nuovo primo ministro poté portare avanti una precisa linea d azione, a livello economico e politico. Alla base, vi era anche l affermazione di una nuova interpretazione dello Statuto albertino in senso parlamentare: la vita del governo non dipendeva più solo dalla fiducia del sovrano, ma anche e soprattutto dal supporto di una maggioranza parlamentare. LIBERISMO, INFRASTRUTTURE E SVILUPPO INDUSTRIALE In chiave economica, Cavour seguì con decisione, prima da ministro e poi da capo del governo, la strada del liberismo (> C7.4), abolendo gradualmente le barriere doganali e aprendo il Regno di Sardegna al mercato internazionale. Trattati commerciali furono stipulati, tra il 1851 e il 1854, con Francia, Belgio, Austria e Gran Bretagna, seguendo una strategia economica di cui beneficiò, in primo luogo, il settore agricolo e, in particolare, la produzione di riso, fiorente nelle zone fra Novara e Vercelli. Oltre a queste iniziative, Cavour si impegnò per garantire al Piemonte una sostanziale crescita a livello industriale e infrastrutturale. Come già era stato compreso in altri paesi europei, migliorare la rete dei trasporti e delle comunicazioni era fondamentale per permettere lo sviluppo economico, e così fu finanziata la costruzione di una serie di strade e canali (il più famoso dei quali consentì un efficace irrigazione delle zone risicole del Novarese e fu chiamato canale Cavour ), oltre all ampliamento e ammodernamento del porto di Genova e all estensione della rete ferroviaria. Tali cambiamenti favorirono lo sviluppo dei commerci e dell industria, in particolare di quella siderurgica e mec- La linea ferroviaria TorinoGenova nel 1854. Cavour attribuì ai trasporti un importanza decisiva nello sviluppo dell economia e del territorio. 345

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Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento