Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO QUANDO 1831 Mazzini fonda la Giovine Italia Giuseppe Mazzini incontra Garibaldi nel 1834, qualche anno dopo la fondazione della Giovine Italia. Mazzini contribuì alla formazione di una coscienza civile e politica in Italia, infatti, molti uomini del Risorgimento hanno sposato le sue idee. MAZZINI E LA GIOVINE ITALIA Le sconfitte dei moti degli anni Venti e Trenta, la mancanza di risultati concreti nell azione della Carboneria e la delusione per il mancato contributo sia del re liberale, Luigi Filippo d Orléans, sia di Carlo Alberto di Savoia, furono alla base della riflessione teorica e dell azione cospirativa di Giuseppe Mazzini. Nato a Genova nel 1805, Mazzini proveniva da una famiglia agiata e si era laureato in giurisprudenza, ma alle comodità di una tranquilla vita di provincia preferì, sin da giovane, l attività cospirativa. Membro della Carboneria, fu arrestato per ordine di Carlo Felice e detenuto per un breve periodo, tra il novembre 1830 e il gennaio 1831. Fu proprio durante il periodo di detenzione che ideò il programma di un nuovo movimento politico, che avrebbe poi effettivamente fondato in esilio, a Marsiglia, nel 1831: la Giovine Italia. Gli obiettivi erano tanto chiari quanto ambiziosi, ovvero la formazione di una repubblica indipendente e unitaria (non federalista) che comprendesse tutto il territorio italiano, in cui fossero abolite l alta gerarchia del clero e ogni forma di aristocrazia e privilegio, e in cui al contrario fossero garantite istruzione pubblica e difesa dei diritti dell uomo e del cittadino (sul modello della Rivoluzione francese > C9). Al fine di sollecitare il massimo intervento popolare, tale programma non era tenuto segreto, rivolto cioè a pochi eletti, come nel caso della Carboneria, bensì pubblico. Mazzini seguì una strategia basata, da un lato, su un azione di apostolato costruita sulla diffusione di scritti e sulle notevoli doti comunicative del leader; dall altro, sull organizzazione di una serie di cospirazioni, secondo il celebre motto pensiero e azione : ai principi repubblicani e democratici doveva necessariamente seguire un azione concreta, fatta di attività educatrice verso la popolazione e ripetute insurrezioni. Tuttavia, l incapacità del movimento mazziniano di dialogare con le altre forze rivoluzionarie e di legarsi alla più ampia causa delle questioni nazionali in Europa, causò il sostanziale fallimento del progetto, capace di dare vita solo a tentativi insurrezionali non riusciti. E ciò nonostante che Mazzini, esule per tutta la vita e morto in latitanza, nel 1872, avesse fondato a Berna un movimento che si proponeva proprio di estendere a livello continentale la propria lotta: la Giovine Europa (1834-36). Figura presto conosciuta anche fuori dal Vecchio continente, Mazzini ispirò movimenti rivoluzionari in tutto il mondo, dai Giovani turchi nell Impero ottomano, alla Giovane Argentina o alla Giovane Indonesia. A lui si ispirarono anche organizzazioni, come il Giovane Tirolo o la Giovane Boemia, che lottavano per l indipendenza e l unione di popoli che lo stesso Mazzini, in nome del cosiddetto principio della taglia minima, riteneva non abbastanza grandi per meritare un proprio Stato. RICAPITOLANDO 1 Quali riforme adottò Carlo Alberto una volta salito sul trono? 2 Chi erano gli intellettuali attivisti che furono rinchiusi nel carcere dello Spielberg? 3 Quale strategia attuò il cancelliere Metternich per evitare il sorgere di nuove proteste? 326

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento