APPROFONDIAMO - LUOGHI ED EVENTI - La questione irlandese

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI APPROFONDIAMO LUOGHI ED EVENTI LA QUESTIONE IRLANDESE UNA RIVALIT CHE VIENE DA LONTANO L isola che i romani avevano chiamato Hibernia, e cioè l odierna Irlanda, ha storicamente sofferto la prossimità del potente, e spesso prepotente vicino inglese, dal quale l hanno sempre divisa fedi religiose e tradizioni politiche e culturali. Questo avvenne nonostante l invasione inglese del XII secolo, durante il regno di Enrico II d Inghilterra, avesse portato a una progressiva integrazione della popolazione anglonormanna con quella nativa irlandese e all impianto di tradizioni e istituzioni tipicamente inglesi, su tutti il Common Law, il diritto comune (che ancora oggi distingue i paesi anglosassoni dal resto dell Occidente, dove la giurisprudenza si basa sul diritto romano). UN PAESE CATTOLICO Nel XVI secolo, mentre l Inghilterra prendeva le distanze dalla Chiesa di Roma dando vita, sotto re Enrico VIII, alla Chiesa anglicana, in Irlanda rimase forte e radicato il culto cattolico che, secondo la tradizione, era stato portato sull isola nell anno 432 da un missionario, poi proclamato patrono d Irlanda: San Patrizio. La volontà inglese di controllare l isola anche da un punto di vista culturale e religioso fu evidente nel caso delle plantations, e cioè degli insediamenti di numerose comunità inglesi e scozzesi su terre espropriate a cattolici irlandesi. La difesa di questi ultimi contro gli eretici inglesi fu una delle giustificazioni più utilizzate dai sovrani cattolici, e in particolare da Filippo II di Spagna, per combattere o congiurare contro l Inghilterra. Sempre nel corso del Cinquecento si consolidò la presenza di gruppi di coloni inglesi nelle contee più settentrionali dell Irlanda (Ulster): un evento all origine dell attuale divisione tra Irlanda e Irlanda del Nord (che è ancora parte del Regno Unito). Nel Seicento, i rapporti tesi tra inglesi e irlandesi resero ancor più difficile un contesto segnato dalle due rivoluzioni inglesi. Carlo I Stuart pose un uomo a lui fedele, ovvero Thomas Wentworth, conte di Strafford, per riformare la Chiesa irlandese sul modello di quella anglicana. E fu proprio la necessità di rispondere a una ribellione scoppiata in Irlanda e di allestire un esercito da inviare sull isola, nell autunno 1641, a causare un nuovo contrasto tra re e Parlamento. Un altra ribellione esplose in Irlanda ancora nel 1653, e in quell occasione fu Oliver Cromwell a reprimerla nel sangue. IL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA La fase più calda di quella che sarebbe stata denominata la questione irlandese arrivò però nell Ottocento quando, a seguito dell ennesima ribellione irlandese, venne promulgato l Act of Union: il Parlamento irlandese fu sciolto e venne sancita l unione, dal 1° gennaio 1801, fra Regno d Irlanda e Gran Bretagna, dando vita al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Come reazione a tale atto, in un Europa pervasa dagli ideali del Romanticismo e dai tanti movimenti per l autodeterminazione dei popoli, gli irlandesi fecero sentire in molti modi la loro insoddisfazione. Dal punto di vista culturale, riscoprendo e celebrando i simboli dell identità irlandese, come la croce celtica, la bandiera verde, l arpa o il trifoglio. Dal punto di vista della concreta battaglia politica, una figura simbolo divenne ben presto Daniel O Connell, l avvocato cattolico protagonista, negli anni Venti, di una battaglia che ebbe largo seguito tra la popolazione irlandese e che aveva come obiettivi l abolizione dell Act of Union (non ottenuta) e dei Test Acts del XVII secolo (conseguita nel 1829). LA GRANDE CARESTIA Evento drammatico nella storia irlandese fu la grande carestia del 1845, che colpì soprattutto la raccolta delle patate, alimento principale per gran parte della popolazione: ne seguì una delle più grandi emigrazioni della storia, con milioni di irlandesi che salparono principalmente verso la Gran Bretagna o gli Stati Uniti. L episodio costituì l occasione per incrementare ancor più l avversione verso gli inglesi, accusati di aver fatto ben poco per aiutare l Irlanda a uscire dalla crisi. In piena carestia, nel 1848, vi fu un piccolo tentativo di rivolta, promossa dagli Young Irelanders (giovani irlandesi), un organizzazione di stampo repubblicano, che tuttavia incontrò scarso appoggio da parte della popolazione e si risolse in un episodio di cronaca locale, noto come la battaglia del campo di cavoli della vedova McCormack (Battle of Widow McCormack s Cabbage Patch). La lotta degli irlandesi per ottenere l indipendenza, sostenuta a distanza anche dai tanti immigrati, sarebbe durata per tutto l Ottocento e sino alla Guerra d indipendenza irlandese (1919-21) e alla proclamazione dello Stato libero d Irlanda. Approfondisci La questione irlandese 298

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento