3 LE VITTORIE MILITARI

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI 3 QUANDO 1800 Battaglia di Marengo 1801 Concordato con la Santa Sede La nave ammiraglia di Nelson a Trafalgar si chiamava Victory e oggi, restaurata e trasformata in museo, si trova nel porto di Plymouth (Regno Unito). Era un vascello, il tipo più grande di nave a vela da guerra. Il dipinto di Denis Dighton mostra il ponte di coperta durante la battaglia. Alla fine, i francesi avevano perso 22 navi e oltre 2200 marinai erano morti, mentre gli inglesi contarono una sola nave affondata e 456 morti, tra cui Nelson. QUANDO 1805 Vittoria inglese a Trafalgar 1805 Battaglia di Austerlitz 238 LE VITTORIE MILITARI MARENGO E IL CONCORDATO CON LA SANTA SEDE Se con il passare degli anni si dimostrò anche un abile politico e un uomo di Stato capace di sviluppare una linea di governo coerente ed efficace, fu però sul campo di battaglia, nelle vesti di generale, che Napoleone mostrò sempre la sua dote migliore. Nell arco di oltre vent anni (1793-1815), si formarono ben sette coalizioni internazionali contro la Francia, rivoluzionaria prima, e napoleonica poi. Se inizialmente l obiettivo dei nemici era quello di cancellare il morbo della Rivoluzione, evitando che potesse propagarsi al resto d Europa, con il passare degli anni la politica di potenza della Francia divenne il vero motivo di preoccupazione per i suoi avversari. Ancora nelle vesti di console, Napoleone ebbe la meglio sulla seconda coalizione (1799-1801). La fine del Triennio giacobino (1796-99) (> C9.6) aveva segnato il rovesciamento delle repubbliche nate al seguito delle vittorie francesi in Italia, con la diffusione di una serie di rivolte sanfediste (> C9.6) non solo a Napoli, ma anche nel resto della penisola. Napoleone varcò allora nuovamente le Alpi, e dopo aver sconfitto l esercito russo in Svizzera e aver così indotto lo zar ad abbandonare la coalizione antifrancese, inflisse una dura sconfitta alle forze congiunte di regno di Sardegna e impero nella battaglia di Marengo (1800). Con i successivi trattati stipulati con impero (1801) e Gran Bretagna (1802), la Francia si ritrovò, per la prima volta da oltre dieci anni, in pace, senza nemici esterni da sconfiggere. Nel luglio del 1801, era stato inoltre siglato un concordato con la Santa Sede, che non aveva visto di buon occhio, fino a quel momento, la Francia rivoluzionaria: in cambio del riconoscimento della repubblica francese e della vendita dei beni ecclesiastici (> C9.2), il papa aveva ottenuto che il cattolicesimo venisse riconosciuto come religione della maggioranza dei francesi. I vescovi sarebbero stati designati da Napoleone e poi nominati dal papa. A fronte di importanti privilegi, sul piano organizzativo e finanziario, riconosciuti alla Chiesa, Napoleone volle comunque riaffermare la superiorità dell autorità statale, emanando i cosiddetti articoli organici , che sconfessarono almeno in parte il concordato stabilendo l uguaglianza dei culti in Francia. TRAFALGAR, AUSTERLITZ, JENA Negli anni compresi tra la fine della seconda coalizione antifrancese (1802) e la creazione della terza (1805), Napoleone poté dunque rafforzare il proprio potere, fino a proclamarsi imperatore, e avviare le riforme che diedero un volto nuovo alla Francia. Fu la Gran Bretagna, che in realtà aveva nuovamente dichiarato guerra all avversario d oltremanica nel 1803, a dare vita alla terza coalizione antifrancese (1805). Gli inglesi riuscirono a ribadire il loro dominio sui mari grazie alla vittoria di Trafalgar (21 ottobre 1805), nella quale perse la vita l ammiraglio Horatio Nelson (> A ), ma Napoleone si confermò imbattibile nelle battaglie di terra: l esercito austro-russo venne sonoramente sconfitto nella battaglia di Austerlitz (2 dicembre 1805). Ottenuta una pace separata con l impero (trattato di Presburgo), la Francia si misurò, l anno successivo, con una quarta coa-

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento