LA FONTE - La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI LA FONTE La Dichiarazione dei diritti dell uomo e del cittadino uno dei testi più celebri della Rivoluzione francese, punto di riferimento per la politica dei decenni successivi. Ogni parola, ogni espressione usata fu il risultato di lunghe trattative all interno dell Assemblea nazionale, con i diversi gruppi che premevano per dare una differente interpretazione al testo. Oltre ai principi e ai diritti espressi nella Dichiarazione, un altro elemento è fondamentale, sin dal titolo: i francesi non erano più sudditi, come lo erano stati per secoli, ma cittadini e, in quanto tali, individui giuridicamente appartenenti a uno Stato. I rappresentanti del popolo francese, costituiti in Assemblea Nazionale, considerando che l ignoranza, l oblio o il disprezzo dei diritti dell uomo sono le sole cause delle sventure pubbliche e della corruzione dei governi, hanno deciso di esporre, in una solenne dichiarazione, i diritti naturali, inalienabili e sacri dell uomo [ ]. Art. 1. Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull utilità comune. Art. 2. Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all oppressione. Art. 3. Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella nazione. Nessun corpo, nessun individuo può esercitare un autorità che da essa non emani espressamente. Art. 4. La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri: così l esercizio dei diritti naturali di ciascun uomo ha come limiti solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. [ ] Art. 5. La legge ha il diritto di vietare solo le azioni nocive alla società. Tutto ciò che non è vietato dalla legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò che essa non ordina. Art. 6. La legge è l espressione della volontà generale. Tutti i cittadini hanno diritto di concorrere personalmente o per mezzo dei loro rappresentanti alla sua formazione. Essa deve essere la medesima per tutti, sia che protegga, sia che punisca. [ ] Art. 11. La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge. Armando Saitta, Costituenti e costituzioni della Francia rivoluzionaria e liberale (1789-1875), Giuffrè, Milano 1975 214 La Dichiarazione espone diritti che sono naturali, inalienabili e sacri. I diritti naturali dell uomo sono quelli alla libertà, alla proprietà, alla sicurezza e alla resistenza all oppressione. Il concetto di nazione è fondamentale ed eserciterà una grande influenza sulla storia europea successiva. La libertà di un uomo termina dove inizia la libertà di un altro uomo. Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e possono aspirare a dignità, posti e impieghi pubblici. Viene sottolineata la libertà di pensiero e di opinione. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Secondo la Dichiarazione, qual è il fine di ogni associazione politica? 2 Quali azioni la legge ha il diritto di vietare? 3 Con quali termini è dichiarata l uguaglianza dei cittadini?

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento