APPROFONDIAMO - ARTE E CULTURA - La Rivoluzione industriale

La Prima rivoluzione industriale: uno spartiacque storico | CAPITOLO 7 APPROFONDIAMO ARTE E CULTURA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE NELL ARTE Il cambiamento delle città e dei paesaggi naturali, la comparsa delle linee ferroviarie, il moltiplicarsi delle fabbriche e il mutamento nelle condizioni di vita di larghe fasce di popolazione furono tutti fenomeni che contraddistinsero la Gran Bretagna durante la rivoluzione industriale. Tali fenomeni non poterono lasciare indifferenti gli artisti, e in particolar modo i pittori, in una stagione dominata dai temi e dalle immagini tipiche del romanticismo. Negli stessi anni in cui dipingevano i loro capolavori artisti celeberrini, come John Constable (1776-1837) o William Turner (1775-1851), altri pittori concentrarono i loro sforzi nel ritrarre i cambiamenti che la Gran Bretagna stava vivendo nei primi decenni del XIX secolo. Venivano così contrapposti gli scenari idillici naturali, tanto cari alla cultura romantica, con lo squallore sociale e ambientale generato dai nuovi insediamenti industriali. In un quadro come Coalbrookdale di notte (1801) dipinto da Philip James de Loutherbourg (1740-1812), le fiamme e il fumo provenienti da una fabbrica rendono tetro e quasi infernale l intero paesaggio. Un piccolo paese di campagna, del quale dovrebbero spiccare le caratteristiche naturali, è invece totalmente inghiottito nell oscurità e nella polvere. Nelle opere che invece ritraggono i grandi centri urbani, spiccano le alte e sottili ciminiere, che ridisegnano il profilo delle città conferendole quell aspetto neogotico sul quale insistette un architetto come Augustus Welby Pugin (1812-52). In una incisione contenuta all interno dei suoi Contrasti, o parallelo tra i nobili edifici del Medioevo e le corrispondenti costruzioni odierne, Pugin mise in evidenza le differenze nel paesaggio urbano attraverso i secoli. Mettendo a confronto il profilo di una città cattolica nel 1440 e il profilo della stessa città quattrocento anni dopo, risalta subito all occhio come i tetti appuntiti delle Chiese, dei conventi e delle principali istituzioni, così dominanti nel XV secolo, erano in larga parte scomparsi nell Ottocento, e i pochi rimasti passavano quasi inosservati, in mezzo alle tante ciminiere che emettevono i fumi prodotti dal lavoro nelle fabbriche. Philip James de Loutherbourg, Coalbrookdale di notte (1801). Augustus Welby Pugin, Contrasti. Approfondisci gtvp.it/21storia02-03 163

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento