Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE B | IL TRAMONTO DELL ANCIEN R GIME E LA VIA ALLA MODERNIT INDUSTRIALE Sullo sfondo del dipinto, si possono notare le recinzioni che in questo periodo si andavano moltiplicando nella campagna inglese. I campi erano delimitati da siepi come viene mostrato nel disegno. LA RIVOLUZIONE AGRICOLA Le innovazioni introdotte in altre parti d Europa, soprattutto nelle Province Unite, assieme all utilizzo di tecniche di coltura più antiche e a un contesto economico e sociale favorevole, portarono a risultati sorprendenti in Inghilterra. Il nucleo di quella che gli storici hanno definito la rivoluzione agricola sta nell introduzione di un nuovo sistema di coltura delle campagne, il cosiddetto sistema di Norfolk (dal nome della contea in cui venne adottato per la prima volta). Il terreno non era più diviso in tre parti, bensì in quattro, in cui si alternava la coltivazione di grano, rape, orzo e trifoglio. Tale innovazione portava tre vantaggi: l aumento della superficie coltivabile senza interruzioni, grazie alla scomparsa del maggese; la rigenerazione della fertilità dei campi grazie all uso delle piante foraggere (rape e trifogli); la produzione di cibo di buona qualità per il bestiame (costituito sempre dalle foraggere). Il circolo virtuoso innestato da questo sistema faceva sì che aumentasse esponenzialmente la produzione di cereali (grano e orzo), rendendo l Inghilterra capace di esportarne persino grosse quantità all estero. Inoltre, si ruppe la tradizionale incompatibilità tra agricoltura e allevamento, che non erano più in competizione: la maggior resa dei campi poteva andare di pari passo con un bestiame numeroso e ben nutrito (un integrazione nota come mixed farming). In seguito, la rotazione quadriennale dei campi permise di introdurre anche piante industriali , come il lino (fornitore di materia prima per le manifatture tessili) e la colza (utile per l illuminazione). LE ENCLOSURES L insieme di questi miglioramenti fu possibile in Inghilterra, e non altrove, grazie a un contesto economico e sociale favorevole. Sin dal XV secolo era in corso un processo di fondamentale importanza: le enclosures, le recinzioni che delimitavano le proprietà private, stavano causando la progressiva scomparsa degli open fields, i campi aperti in cui la proprietà era estremamente frammentata e su cui gravavano i diritti collettivi (come la raccolta della legna o di determinati prodotti in certi periodi dell anno). Tale fenomeno, che divenne massiccio nel Sette-Ottocento, favorì la nascita di un ceto di medi e grandi proprietari terrieri, nelle cui aziende agricole investirono il capitale necessario per attuare la rivoluzione agricola appena descritta. Nel XVIII secolo furono inoltre introdotti, in queste grandi aziende agricole, nuovi tipi di aratro, più leggeri e maneggevoli, ma anche la seminatrice: una macchina che distribuiva i semi in maniera geometrica e razionale, lasciando a ogni pianta lo spazio necessario per crescere. Dal punto di vista sociale, le enclosures ebbero però anche conseguenze negative: tanti contadini si ritrovarono senza una terra da coltivare, trovando impiego o come braccianti nelle nuove aziende agricole, o migrando in massa verso le città per fuggire dalla povertà. Come conse120

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento